Roma, 30 lug. (LaPresse)- “Ammiriamo lo sforzo generoso, sportivo del procuratore generale per difendere una sentenza indifendibile”. Così, a caldo, Franco Coppi, difensore di Silvio Berlusconi, subito dopo la requisitoria del procuratore che, davanti ai giudici della Cassazione, ha chiesto di confermare la pena ma rivedere a tre anni l’interdizione dai pubblici uffici per il Cavaliere.
“Mi sta prendendo in giro?”. Così risponde ironicamente Coppi, a chi gli chiede se sia soddisfatto della richiesta del procuratore Mura davanti. “Era un errore – sottolinea il penalista – palese della sentenza. Il procuratore lo ha rilevato ed è stato rideterminato il conteggio”.