Roma, 23 lug. (LaPresse) – Il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto legge ‘del fare’. Lo ha annunciato in aula Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento, spiegando che la fiducia sarà posta sul testo uscito dalle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio quindi “senza cambiamenti”. “Poiché abbiamo un calendario molto complicato prima della pausa estiva e non è possibile esaminare 800 emendamenti, a nome del governo pongo la questione di fiducia”, ha spiegato in aula Franceschini. Il ministro ha anche sottolineato che nel corso di una riunione con il Movimento 5 Stelle “si è cercato di ridurre il numero degli emendamenti da loro presentati” ma non si è trovato l’accordo. “Abbiamo chiesto la disponibilità di scendere a un numero di emendamenti ragionevole. Rispetto a questa richiesta formulata ieri – ha aggiunto il ministro – Lega Nord e Sel hanno dato la loro disponibilità, mentre il Movimento 5 Stelle, con il quale abbiamo avuto un incontro, ci ha presentato un numero limitato di emendamenti dicendo che se accolti tutti ci sarebbe stata la disponibilità a ritirare gli altri. Il governo – ha concluso Franceschini – ha detto che era disponibile ad accogliere una parte di questi, ma non tutti, perché senza copertura. Così il Movimento 5 Stelle ha detto che sarebbero stati mantenuti tutti”.