La rete si ribella agli insulti di Calderoli alla Kyenge

Roma, 14 lug. (LaPresse) – E’ pioggia di commenti sui social network dopo gli insulti xenofobi del leghista Roberto Calderoli nei confronti del ministro Cecile Kyenge. Non solo politici e volti noti hanno condannato fermamente la frase infelice del senatore che ha detto “Quando vedo la Kyenge, non posso non pensare a un orango”.

I politici, di tutte le fazioni, oltre a Letta, Grasso e Boldrini, hanno bollato come vergognose e inqualificabili le parole di Calderoli, che in un’intervista radiofonica rilasciata in mattinata ha aggravato ulteriormente la sua posizione dicendo: “La Kyenge sarabbe un buon ministro, in Congo”. Fra gli altri Mara Carfagna del Pdl ha scritto su Twitter: “Le parole che Calderoli ha rivolto alla Kyenge sono offensive e razziste e negano il confronto tra chi ha idee diverse. Solidarietà del Pdl (al ministro, ndr.)”. Anche Antonio Ingroia ha definito ” le parole di Calderoli sul ministro Kyenge, in un paese civile, indegne per un cittadino comune, figurarsi per vicepresidente del Senato”.

Anche volti noti dell’informazione come Gad Lerner non si sono astenuti dal commentare su Twitter gli insulti xenofobi: “La pervicacia con cui Calderoli finge di ignorare che Kyenge è a pieno titolo una cittadina italiana conferma che si tratta di un razzista”. Beppe Severgnini scrive: “Calderoli: ‘Quando vedo il ministro Kyenge non posso non pensare a un orango’. Ci sta dicendo che ogni tanto pensa, Senatore?!”.

La gente comune, gli italiani, hanno creato un virtuale fronte compatto a favore della ministra, spesso con battute divertenti, che hanno permesso, pur nella gravità dell’argomento, di sdrammatizzare la situazione. Fra gli altri: Lorenzo ?@flylollo ha scritto: “E comunque è palese come a Calderoli manchi, oltre al cervello, anche uno specchio dentro casa”. E ancora, altri utenti del social network hanno cinguettato: “Il fatto di avere Calderoli come politico in Italia dimostra come Darwin avevesse torto, altro che evoluzionismo e oranghi”; l’utente Pradonistefano dice: “Pare che gli orango maschi attendano Calderoli con ansia”; Lisi@Elisi invece scrive: “Un unico neurone dai continui istinti suicidi. Salviamo il neurone di Calderoli, la solitudine là dentro può portare a cose folli”.