Bruxelles (Belgio), 27 giu. (LaPresse) – Lotta alla disoccupazione giovanile. E’ l’obiettivo sul quale fanno perno tutte le richieste dall’Italia all’Ue che saranno al centro del lavoro diplomatico della delegazione italiana al Consiglio europeo che si tiene oggi e domani a Bruxelles.
FONDO PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE. A febbraio l’Ue ha istituito un fondo ad hoc per l’occupazione giovanile dotato di 6 miliardi di euro per un piano in sette anni, dal 2014 al 2020. “Chiediamo – ha spiegato il premier Enrico Letta nel suo discorso alle Camere di martedì – che l’uso del fondo sia concentrato nei primi due anni, il 2014 e il 2015, e non più spalmato su sette”. L’Italia punta a fissare per il 2016 una revisione dello strumento in modo da aumentarne la dotazione finanziaria per gli anni successivi.
FONDI STRUTTURALI. Dai fondi strutturali arriveranno circa 55 miliardi di euro all’Italia nei prossimi sette anni. “Chiediamo – ha annunciato Letta – che nella nuova programmazione la promozione di lavoro per i giovani abbia la priorità, così come riteniamo importante l’utilizzo del Fondo sociale europeo per finanziare incentivi all’assunzione dei giovani, anche mediante quella riduzione del cuneo fiscale che rappresenta per noi una fondamentale priorità”.
MAGGIORE IMPEGNO DELLA BEI. La Banca europea degli investimenti eroga credito alle piccole e medie imprese. “Attualmente questo credito – ha spiegato Letta – è di circa 13 miliardi di euro ed è necessario che sviluppi strumenti specifici volti a sostenere l’occupazione giovanile e gli investimenti pubblici nella formazione professionale e nell’istruzione, anche in coordinamento con le istituzioni finanziarie nazionali, come la Cassa depositi e prestiti in Italia”
Bruxelles (Belgio), 27 giu. (LaPresse) – MOBILITA’ DEI LAVORATORI IN EUROPA. L’Italia punta a passi avanti anche nelle misure per facilitare la mobilità dei lavoratori all’interno del mercato unico. Occorre, secondo palazzo Chigi, potenziare il sistema di collocamento europeo Eures e rafforzare il coordinamento tra le agenzie per l’impiego nazionali.
LE COPERTURE PER LE RISORSE. Dove trovare in Europa i fondi per fare tutto questo? Si tratta di un sforzo che in gran parte si ripagherà da solo, ha spiegato Letta alle Camere. “Eurofound ha stimato – ha sottolineato – che il costo della disoccupazione giovanile in Europa, in termini di reddito perduto e di maggiori oneri di assistenza sociale, è pari a circa 153 miliardi di euro l’anno. Centocinquantatrè miliardi di euro: una dissipazione senza pari, uno sperpero che la crisi esaspera, in un paradossale circolo vizioso”. L’obiettivo di Roma a Bruxelles, ha fatto insomma capire, è spezzare quel circolo vizioso in tutto il continente.