Roma, 26 giu. (LaPresse) – Momenti di tensione nell’aula della Camera, mentre era in corso la discussione sulle mozioni relative agli aerei F35, quando è intervenuto il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista. “Non ce la prendiamo con i deputati Pdl – ha detto in apertura del suo discorso – perché sono in Parlamento per occuparsi dei loro affari e del loro padrone e lo stanno facendo molto bene”. Le sue parole hanno immediatamente scatenato cori di protesta dai banchi del Pdl, tanto da costringere il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio (anche lui esponente del M5S), che presiede la seduta, a richiamare all’ordine lo stesso Di Battista e i deputati che gridavano.
“Noi – ha proseguito Di Battista nel suo intervento – ce la prendiamo con il Pd, il partito delle deroghe, potremmo chiamarlo partito ‘derogatico’, dell’ipocrisia e delle promesse violate, che emargina la sua parte migliore”. Mentre anche dai banchi del Pd si levavano cori di protesta in direzione dell’esponente grillino, Di Battista ha invitato i “dissidenti” democratici a “tirare fuori il coraggio” perché “chi nasconde la testa sotto la sabbia – ha detto – è colluso con questo governo dell’inciucio”. Immediata la reazione della maggioranza, che ha gridato “Buffone! Buffone!” in direzione di Di Battista.