Catania, 10 giu. (LaPresse) – “A Gravina di Catania non solo si è iniziato a votare nei seggi con oltre 4 ore di ritardo perche sono state ristampate le schede stamane dopo che è stato scoperto un refuso nel nome del candidato sindaco del M5s, ma una volta iniziata la votazione continuavano ad arrivare dalla tipografia pacchi di schede, consegnate a ondate, ancora sino al pomeriggio”. A dirlo è Michele Giarrusso, senatore siciliano pentastellato che aggiunge: “Così le schede elettorali non sono state timbrate tutte insieme prima di essere date agli elettori per il voto ma a blocchi”.
A Gravina di Catania, centro del catanese in cui si tengono, come in altri comuni della Sicilia, le elezioni amministrative,il voto è cominciato con oltre 4 ore di ritardo verso le 12.30 perchè ieri mattina alle 6 gli scrutinatori si sono accorti di un refuso nel nome del candidato sindaco del Movimento 5 stelle Stefano Longhitano, che sulla scheda elettorale, era riportato come ‘Stefano Longhitamo’. La prefettura di Catania ha provveduto a ristampare correttamente le schede, per distribuirle ai seggi verso le 12.30 quando quindi si è iniziato a votare.
Le operazioni di voto sono andate avanti fino alle 22 di ieri e proseguiranno dalle 7 alle 15 di oggi. “Oltre al fatto che c’è un danno per gli elettori che avranno meno tempo del previsto per recarsi a votare, tempo peraltro previsto per legge con l’apertura dei seggi a partire dalle 8 di ieri – dice Giarrusso- è probabile alla luce di questa anomalia sul modo in cui sono state distribuite ai seggi elettorali le schede, che il voto pissa esssere invalidato”.