Roma, 3 giu. (LaPresse) – “Tolto il Pd in Italia sono tutti partiti personali e i partiti personali sono per definizione partiti antidemocratici, che rispondono al capo, vivono del leader e muoiono con il leader. È questa la grande mancanza di una destra europea che abbiamo, che ci costringe ad essere responsabili quando gli altri non lo fanno”. Così Guglielmo Epifani intervenendo alla presentazione del libro di Walter Veltroni ‘E se domani. L’Italia e la sinistra che vorrei’. “Uno spazio pubblico – ha aggiunto – diventa partito quando tutte le identità soggiacciono alle regole che devono valere per tutti”.
Tre le regole che Epifani ritiene imprescindibili: “Il principio di maggioranza”, perché alla fine devi prendere una decisione e “quando non decidi aumenti la tua fragilità”. L’importanza di avere organi collegiali: “Leader forti sì – spiega – ma servono organi collegiali in cui si discuta prima di prendere le decisioni”. Terza ed ultima priorità il “senso di fraternità, uno spirito di servizio dove la passione o l’interesse del leader viene messo a servizio di un interesse comune”.