Roma, 16 mag. (LaPresse) – “Secondo la legge italiana Silvio Berlusconi, in quanto concessionario, non è eleggibile. E’ ridicolo che l’ineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui”. E’ quanto affermato dal capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda in un’intervista rilasciata ad ‘Avvenire’, in merito a una eventuale nomina del leader del Pdl a senatore a vita. “I senatori a vita li sceglie in capo dello Stato, ma non vada avanti – aggiunge Zanda – In sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come l’ha condotta Berlusconi. Non credo che debba aggiungere altro”.

Immediata la reazione sul tema da parte del Pdl. “Zanda fa un’inutile provocazione. Evidentemente con una mano appicca il fuoco e con l’altra fa finta di usare l’estintore”, ha affermato Fabrizio Cicchitto.

“L’intervista del presidente Zanda su ‘Avvenire’ non facilita il compito del governo Letta. Spiace che il capogruppo del Partito Democratico torni a ribadire, dopo averlo già fatto a inizio legislatura, la sua opinione personale sull’ineleggibilità del presidente Berlusconi, contraddicendo i pronunciamenti più volte espressi dalla competente giunta parlamentare in materia”, ha dichiarato il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani. “Ancor di più resto sorpreso di fronte alla sua volontà di giudicare la vita altrui in maniera così superficiale – ha aggiunto Schifani – esprimendo una valutazione morale francamente inopportuna. In spregio per di più alla decisione di 10 milioni di italiani, che ritengono il presidente Berlusconi degno di un vastissimo consenso. Così facendo, spiace constatarlo, non si aiuta il processo di pacificazione in atto e si rischia di porre dei paletti invalicabili alla riuscita dell’esecutivo”.

In mattinata sul tema della giustizia si è pronunciato anche il presidente della commissione giustizia al Senato, Francesco Nitto Palma, in diretta a Tgcom24: “Noi sosteniamo con forza il governo Letta – ha detto – e riteniamo che debba adoperarsi per superare le difficoltà in cui si trova la cittadinanza come la cassa integrazione e la disoccupazione giovanile. Saggezza vuole che si facciano questi interventi, mentre per quanto riguarda la giustizia se ne parlerà tra qualche mese. La questione è stata enfatizzata, sono stati presentati centinaia di disegni di legge e sulle intercettazioni telefoniche è intervenuto anche il Presidente della Repubblica. E’ un tema che deve essere disciplinato, ma non è necessario farlo da qui alla prossima settimana”.

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