Caso Ruby, Barbara Guerra: Da Minetti volevo risarcimento

Milano, 10 mag. (LaPresse) – Barbara Guerra da Nicole Minetti voleva “un risarcimento” per averla definita una escort. Lo ha spiegato nel corso della sua deposizione davanti ai giudici della quinta sezione penale di Milano che si occupano del processo Ruby a carico della Minetti, di Lele Mora e di Emilio Fede. In particolare l’Olgettina ha deciso di costituirsi parte civile contro la ex consigliera regionale che nel corso dell’udienza preliminare aveva dichiarato che molte ragazze, tra cui la stessa Guerra, erano state portate alle cene di Silvio Berlusconi dall’imprenditore barese Giampaolo Tarantini, intendendo che fossero escort. “Ho letto quelle dichiarazioni sul giornale e su internet – ha spiegato la Guerra rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano – ero arrabbiatissima e non ho cercato e scuse” di Nicole Minetti. “Quando ho visto il mio nome associato a quello di Tarantini sui giornali e su internet – ha proseguito – mi sono girate le scatole” e dopo aver riflettuto sul da farsi con l’aiuto di un avvocato “mi sono costituita parte civile”.

Alla presidente del collegio Anna Maria Gatto che le ha fatto notare che sarebbe stato più appropriato dal punto di vista giuridico querelare la Minetti, che in questo processo è imputata per altri reati, la Guerra ha risposto che voleva “un risarcimento”. “So benissimo che lei era indagata per un altro motivo – ha proseguito – ma quando sarei stata in aula avrei spiegato il motivo per cui lo avevo fatto”.

La ex ballerina e soubrette, che nella scorsa udienza ha ritirato a sua costituzione a parte civile, ha detto di averlo fatto perché da quando è iniziato il processo “sono 3 anni che sto vivendo un momento difficile per il clamore mediatico – ha aggiunto – vorrei cercare un futuro all’estero perché in Italia credo di non averne piu”. La ex ballerina ha raccontato in aula di aver iniziato a produrre una linea di abbigliamento e bikini con un’altra delle Olgettine, Alessandra Sorcinelli, che verra’ commercializzata all’estero.