Il funerale di Andreotti: folla e tanti politici per l’ultimo saluto

Roma, 7 mag. (LaPresse) – “Grande Giulio”. Con questo grido, lanciato da qualcuno in mezzo alla folla che assisteva alla cerimonia, si è concluso l’ultimo saluto al sette volte premier Giulio Andreotti, di cui sono stati celebrati oggi i funerali alla chiesa San Giovanni Battista dei Fiorentini, la parrocchia di zona del politico.

Il feretro di Giulio Andreotti, portato a braccia, è stato portato al termine della cerimonia verso il carro funebre, poi è seguito un applauso. Ressa di telecamere e fotografi intorno al mezzo, che è stato protetto con uno scudo umano dal servizio d’ordine delle pompe funebri. A fatica il mezzo si fa largo tra la folla davanti alla chiesa, poi si ferma per attendere i familiari che sono appena usciti.

A ESEQUIE DEL DIVO POLITICI 1° E 2° REPUBBLICA. Presenti alla cerimonia politici della prima e della seconda repubblica. In chiesa Pier Ferdinando Casini, Arnaldo Forlani, Gianni Letta, Mario Monti, Gianni De Michelis, Ciriaco De Mita, Marco Follini, Andrea Riccardi, Roberto Formigoni, Beppe Pisanu, Giulia Bongiorno, politico ed anche avvocato di Andreotti nei processi in cui è stato imputato, Emilio Colombo, Nicola Mancino. Tutti protagonisti della vita politica italiana della prima e della seconda Repubblica. Alle esequie dello statista,nella chiesa gremita, tra gli altri, presente anche Giuseppe Ciarrapico, storico esponente andreottiano.

LA FOLLA SOTTO CASA APPLAUDE. Applausi per Andreotti già all’uscita del feretro da casa, seguito dal corteo dei familiari stretti. Una folla di cittadini comuni era assiepata dietro le transenne davanti all’abitazione di corso Vittorio Emanuele, dove era allestita la camera ardente del senatore a vita, applaude al suo ultimo passaggio.

LE CORONE FLOREALI. Corone di fiori del presidente del Consiglio dei Ministri, del ministro dell’Interno e anche del presidente della Regione Lazio sono state deposte. Tante anche quelle private. Tra le corone posate davanti alla facciata, ci sono quelle dell’Osservatorio permanente giovani editori e dell’azienda farmaceutica Bristol Myers Squibb, di cui è Ceo il figlio primogenito del senatore a vita, Lamberto.