Roma, Marino attaccato da animalisti:Non mi hanno dato modo di parlare

Roma, 4 mag. (LaPresse) – “Hanno buttato per terra una ragazza che mi accompagnava, hanno rovesciato un banco di frutta e verdura, sono dovute intervenire le forze dell’ordine che avevano deciso di darmi una tutela che però ho voluto rifiutare”. Così ai microfoni di RaiNews24 Ignazio Marino, contestato oggi da un gruppo di animalisti a Campo dei Fiori, commenta quanto accaduto. “Vorrei dire che questi signori non mi hanno neppure dato l’opportunità di spiegare loro che i regolamenti internazionali per ogni farmaco richiedano che debba essere sperimentato almeno su un topo o un roditore prima che sull’uomo”.

“Io credo che loro mi abbiano contestato per la mia vita di ricercatore, di persona che ha sviluppato dei farmaci che oggi salvano la vita a tante persone nel pianeta”, ha aggiunto il candidato a sindaco di Roma per il Centro Sinistra, che ha poi voluto specificare che “queste manifestazioni sono fuori luogo anche perché una delle società di cui faccio parte ha spiegato che con la bioingegneria siamo riusciti a realizzare un rene di topo. Queste persone evidentemente non sono abbastanza colte per capire o sapere che ormai la sperimentazione sugli animali è al crepuscolo”.

La protesta di oggi nasce dal fatto che Marino ha candidato fra le sue fila un imprenditore legato al mondo delle pellicce, l’amministratore delegato di Gattinoni Due Stefano Dominella, e dalla mancata risposta sul tema della tutela degli animali. Inoltre, Marino viene criticato per essere uno dei componenti del team che nel 1992 e nel 1993 ha eseguito due trapianti di fegato da babbuino a uomo. Gli animalisti, con scritte sul corpo come ‘No alla vivisezione, no a Marino’, intonavano anche rivolgendosi al candidato sindaco il coro: “Marino, Marino, fai tu il babbuino”.