Napolitano oggi da’ incarico di governo. In pista Amato e Letta

Roma, 24 apr. (LaPresse) – Un solo giorno di consultazioni lampo al Colle. A concludere gli incontri ieri sera è stata la delegazione del Partito democratico, che ha espresso “piena disponibilità alla formazione dell’esecutivo”. Nella serata di ieri però niente nome del premier; è attesa oggi la scelta del capo di Stato Napolitano per dare l’incarico di governo. Giuliano Amato sembra in pole-position per l’incarico di formare il governo, tramontata l’ipotesi di un incarico a Renzi. Ma c’è anche in campo il nome di Enrico Letta.

Lega e M5S hanno detto ieri che staranno all’opposizione. “Non abbiamo fatto nomi, non ci spetta e non ci interessa, ma per noi sarebbe impossibile aderire a un sostegno se l’incarico fosse dato ad Amato o Monti”, ha detto il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, al termine delle consultazioni. “Siamo stati per la terza volta a effettuare questo giro di consultazioni – ha detto il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi – e diamo ragione a quanto ha detto il presidente (Napolitano ndr) sul fatto che noi siamo l’unica opposizione in questo Paese. Con noi è schierata un’ampia fetta della cittadinanza, che chiede rinnovamento, giustizia ed equità. Noi come già detto in altre occasioni, non saremmo contrari ai provvedimenti che il governo intenderà adottare e valuteremo caso per caso come si confà a un’opposizione seria”. Da Sel il “no alle larghe intese”. Questa la posizione di Scelta Civica: “Condividiamo in pieno la linea del presidente”. Per Berlusconi “serve un governo forte e duraturo”.

“Abbiamo illustrato al presidente Napolitano la decisione assunta a grande maggioranza dalla direzione nazionale Pd che ha deciso la disponibilità del partito concorrere governo sulla scia delle indicazioni del discorso che il presidente della Repubblica ha fatto in Parlamento”, ha detto ieri alla fine delle consultazioni lampo il vicesegretario del Pd Enrico Letta, considerato uno dei papabili per il ruolo di premier, dopo aver incontrato con i capigruppo di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda, dopo aver incontrato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nell’ambito delle consultazioni per formare il nuovo governo. Letta ha così confermato quanto approvato dalla direzione del Pd di oggi pomeriggio.

“Ci atterremo alle scelte che il presidente della Repubblica nella giornata di domani compirà”, ha affermato Enrico Letta. Ci sono “due punti” che la direzione del Pd “ha considerato essenziali: l’emergenza economica e sociale con il problema del lavoro che non c’è, la disoccupazione giovanile, far cambiare linea all’Europa che su questo non ha dato risposte sufficienti” e “la “riforma della politica con la necessità di dare risposte”, ha spiegato Letta. “Risposte che – ha aggiunto Enrico Letta – necessitano scelte che in tempi certi cambino la Costituzione, la riduzione dei parlamentari, abolire le province, il Senato delle regioni e la nuova legge elettorale che consenta ai cittadini di scegliere i propri parlamentari. Senza riforma della politica non c’è possibilità di una via d’uscita dalla crisi”.