Roma, 21 apr. (LaPresse) – “Certo che vado in piazza, ci vediamo lì”. Lo aveva annunciato lasciando la Città dell’altra Economia a Roma dopo una conferenza stampa fiume, e un tentativo lo ha fatto. Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, ha cercato di raggiungere piazza Santissimi Apostoli dove alle 15 si sarebbero radunati i suoi per la manifestazione, rimandata ieri, a sostegno di Stefano Rodotà e contro l’inciucio che ha portato alla rielezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica.
Mentre i grillini cercavano di improvvisare un palco su cui far tenere il comizio in piazza a Grillo, chiedendo in prestito tavoli ai ristoranti, si è anche scatenata una piccola polemica sull’organizzazione della manifestazione. E se parte dello staff si è giustificata dicendo che si trattava di una “manifestazione spontanea”, altri si sono lamentati spiegando: “L’hanno organizzata quelli di Roma. Non sappiamo nulla”.
Nonostante la mancanza del palco, Grillo è arrivato in piazza ma a causa dell’enorme numero di cronisti e telecamere che affollavano l’area non è riuscito ad avvicinarsi ai militanti. Dopo un attimo di indecisione, in cui il comico genovese si è prima allontanato e poi è tornato indietro, Grillo è salito su un tetto di un’automobile e ha gridato: “Arrendetevi”. Poi ha rinunciato ad improvvisare un comizio, si è infilato nella macchina e se n’è andato.
I militanti, che continuavano a ripetere “siamo qui per Beppe”, hanno sperato a lungo che il loro leader tornasse in piazza o che almeno rispuntasse affacciandosi da una finestra dei palazzi circostanti. Ma l’attesa è stata vana. Grillo non è ricomparso per motivi di ordine pubblico e ha lasciato la capitale. I grillini hanno continuato il corteo fino al Colosseo dove, appreso che il comico non sarebbe tornato, hanno sciolto la manifestazione.
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