Quirinale, Renzi chiama giovani Pd e gioca carte Chiamparino e Grasso

Roma, 18 apr. (LaPresse) – Un vertice notturno con i ‘giovani’ del Partito democratico, con i quali discutere di un paio di nomi da portare domani all’assemblea dei gruppi del partito e tentare di evitare le primarie rilanciate oggi da Bersani dopo il fallimento della carta Franco Marini. Sarebbe questa la strategia scelta da Matteo Renzi per cercare di superare quella “spaccatura del Pd” di cui ha parlato proprio stasera arrivando alla stazione Termini. “Speriamo che domani non ci sia più” ha detto il sindaco di Firenze, alludendo forse proprio alle due carte che avrebbe intenzione di giocare.

La prima è quella di Sergio Chiamparino, il cui nome oggi è comparso molte volte sulle schede della Camera durante la prima e seconda votazione per eleggere il prossimo inquilino del Colle. L’ex sindaco, è cosa nota, piace a Renzi, ma il ‘rottamatore’ ha bisogno dell’appoggio della maggioranza del partito e i giovani, tra cui Civati, Orfini e Orlando, potrebbero rappresentare la sponda giusta su cui contare. Il secondo nome sarebbe quello di Piero Grasso, che ha già raccolto le simpatie dei grillini in occasione delle elezioni per la presidenza del Senato e non dispiace al Pdl. In questo caso, però, l’obiettivo sarebbe anche quello di tornare il più presto possibile alle urne.