Roma, 13 apr. (LaPresse) – “Non punto a fare il segretario. Renzi ha le carte giuste per la premiership”. Lo dice Fabrizio Barca, ministro del governo Monti, intervistato da ‘Repubblica’, all’indomani della presentazione di un documento per rinnovare il Partito democratico. “Voglio aprire un dibattito con l’ambizione di far parte del nuovo gruppo dirigente – afferma Barca che alla domanda se intenda prenotare il posto di segretario risponde ‘no’ -. Io penso che il partito democratico, se non si usano ipocrisie, sia un partito di sinistra. La componente ex Dc è di sinistra: si chiamava così quando era nella Dc. Ed è di sinistra anche la componente laica. Quanto alla vocazione maggioritaria, non vi vedo nessuna alcuna contraddizione visto che la sinistra governa a momenti alterni tutti i maggiori Paesi del mondo”.
Su Matteo Renzi Barca dice: “E’ talmente ambizioso l’obiettivo che ho in mente, che se forze come quella di Renzi non sono dalla parte del cambiamento diventa quasi impossibile realizzarlo”. E sulla possibilità che Renzi possa essere un candidato alla premiership, Barca dice che “una persona che si presenta alle primarie e in 40 giorni agita il Paese, coinvolge tanti giovani e raccoglie un consenso così vasto, dimostra di avere delle carte significative per fare questo mestiere”.
Sulla sua esperienza nel governo tecnico Barca afferma: “Governare è straordinario. Ho scoperto che Nenni si sbagliava: la stanza dei bottoni c’è. Ma ho sbattuto contro l’assenza dei partiti”. Sul finanziamento pubblico dei partiti Barca la pensa così: “Il contributo degli iscritti deve essere determinante. Il finanziamento pubblico va ridotto”.