Roma, 10 apr. (LaPresse) – Scambio di battute amare fra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi. “Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Regione Toscana”, afferma in una nota il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, in merito alla mancata nomina del sindaco di Firenze. “Smentisco dunque – ha concluso Bersani – di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda ovviamente e unicamente il consiglio regionale della Toscana”.

Non si fa attendere la risposta del rottamatore che fa sentire la sua voce su Facebook: “Fare il delegato regionale per eleggere il Presidente della Repubblica non era un mio diritto. Lo avrei fatto volentieri, certo, orgoglioso di rappresentare Firenze e la Toscana. Le telefonate romane hanno cambiato le carte in tavola, peccato”. Il sindaco di Firenze poi aggiunge: “Nessun dramma però, in politica può succedere. Mi spiace soltanto la doppiezza di chi parla in un modo e agisce in un altro. Ai doppiogiochisti dico: forse non riuscirò a cambiare la politica. Ma la politica comunque non cambierà me. Io quando ho da dire qualcosa lo dico in faccia, a viso aperto e non mi nascondo dietro i giochini”.

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