Mps, Grillo: David Rossi non sarà l’ultima vittima

Roma, 6 apr. (LaPresse) – “Sul blog d’ora in poi parleremo solo di programmi”, aveva assicurato solo ieri Beppe Grillo ai parlamentari del M5S riuniti in un casale alle porte di Roma. Già oggi, invece, il comico genovese torna a far parlare di sé per una frase choc affidata alla rete. “Che silenzio c’è su Siena. Da quando David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all’interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello”, si legge sul blog di Beppe Grillo. “Qualcuno – si legge ancora – si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l’ultima vittima”.

“L’informazione nazionale ha seppellito l’affare Monte dei Paschi/Santander sotto il gossip post elettorale, scrive di tutto per non trattare del più grosso scandalo finanziario della Repubblica. Il buco, la sottrazione di beni, lo si chiami come si vuole, ammonta ad almeno 20 miliardi di euro”. È quanto si legge sul blog di Beppe Grillo. “Improbabile – si legge ancora – che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma. I poteri che hanno gestito la distruzione del Mps devono essere molteplici. Ci sono responsabilità chiare: dei membri di nomina pidimenoellina della Fondazione Monte dei Paschi e di chi li ha nominati, dei segretari del pdmenoelle dal 1995 in poi, anno della privatizzazione di MPS, e altre meno chiare su cui sta indagando la magistratura”.

Il post sostiene poi che la vicenda MPS “assomiglia sempre più” a quella del fallimento del Banco Ambrosiano “in cui c’era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, IOR, massoneria”. Grillo ricorda poi che nel 2012 Mps “ha perso 3,17 miliardi contro i 2 attesi. Monti ha prestato 3,9 miliardi a MPS per tenerla in vita (pari all’IMU, ndr) che non potranno essere restituiti prima del 2019 e fino ad allora non potrà dare dividendi” mentre “il suo valore di borsa è crollato e nei giorni scorsi”.

Chiara, e ribadita ancora una volta, la soluzione: “Di fronte a sé – si legge – Mps ha il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). Deve essere nazionalizzata e avviata una azione di responsabilità per il recupero dei venti miliardi sottratti alla banca”. Infine, come di consueto, un ‘post scriptum’ che sa di avvertimento politico: “Ps – si legge nell’ultima riga del post – il MoVimento 5 Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena”.