Napolitano: Tempo lavoro saggi 8-10 giorni, mi scuso per assenza donne

Roma, 2 apr. (LaPresse) – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina i due gruppi di lavoro dei dieci ‘saggi’ da lui nominati sabato per “creare condizioni più favorevoli allo scopo di sbloccare una situazione politica irrigidita in posizioni inconciliabili”. Lo afferma lo stesso capo dello Stato al termine degli incontri attraverso il sito del Quirinale. Per Napolitano “per essere utili, il tempo giusto” di lavoro dei gruppi “è tra otto e dieci giorni”. “Spero – sottolinea il presidente – di aver chiarito così anche la questione della durata temporale dei gruppi di lavoro. Essa è segnata intanto dal fatto che sono gruppi che ho preso l’iniziativa di creare avendo io stesso un tempo segnato, come tutti sanno, e non pensando che siano gruppi di lavoro che scavalchino il tempo della mia presidenza”.

Napolitano ha voluto precisare che i ‘saggi’ non “indicheranno un tipo o un altro di soluzioni di governo. Indicheranno quali sono, rimettendo un po’ al centro dell’attenzione problemi seri, urgenti e di fondo del paese, questioni da affrontare – sia di carattere istituzionale sia di carattere economico-sociale nel contesto europeo – anche permettendo una misurazione delle divergenze e convergenze in proposito”. “Vorrei però – ha specificato il capo dello Stato – soprattutto cogliere l’occasione, visto che questa modesta decisione – perché si tratta di una decisione di portata assai limitata – ha dato luogo anche a reazioni di sospetto e interpretazioni francamente sconcertanti, per osservare che è del tutto ovvio che qui non si crea nulla che possa interferire né nell’attività del Parlamento, anche in questa fase in cui lavora nei limiti noti, né nelle decisioni che spettano alle forze politiche”.

A proposito delle polemiche scaturite dalla scelta dell’inquilino del Quirinale dei dieci nomi, Napolitano si difende spiegando di aver “proceduto in condizioni di particolare urgenza e difficoltà, data anche la coincidenza festiva, alla ricerca di persone che per funzioni di vertice in varie istituzioni e per esperienze concrete compiute in rapporto ad alcuni temi essenziali potessero dare il contributo richiesto. L’indubbio valore dei nomi da me subito resi noti, non mi ha messo al riparo da equivoci e dubbi circa i criteri della scelta o la non presenza di altri nomi certamente validi”. Il capo dello Stato si è inoltre scusato per l’assenza di personalità femminili nei due gruppi dicendo di comprendere “il disappunto che con accenti polemici si è espresso per non aver inserito in quella rosa (dei nomi dei dieci ‘saggi’, ndr) delle personalità femminili, anche individuandole al di fuori di vertici istituzionali cui non abbiano avuto finora accesso. Mi dispiace e me ne scuso, pur trattandosi di organismi non formalizzati e di breve durata cui ho dato vita con obbligata estrema rapidità. Per nomine più sostanziali e di lungo periodo, come quelle che mi è spettato fare per la Corte Costituzionale e per il Cnel, ho dato il giusto peso alla componente femminile. E ai gruppi di lavoro ora istituiti saranno certamente ben presenti gli apporti venuti su molteplici temi da personalità femminili”.