Roma, 28 mar. (LaPresse) – In attesa che Pier Luigi Bersani si rechi al Quirinale nel tardo pomeriggio, per riferire al capo dello Stato, e di fronte al fatto – sempre più probabile – che Giorgio Napolitano consideri fallito il mandato esplorativo affidato al segretario del Pd, negli ambienti politici del centrosinistra prende sempre più forza l’ipotesi di un nuovo incarico per la formazione di un ‘governo di scopo’. Il nome più accreditato, in questo caso, è quello del direttore della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni. Più defilato, invece, il nome di Giuliano Amato, di cui si era anche parlato come di un possibile successore di Napolitano al Quirinale ‘non sgradito’ a Silvio Berlusconi. Una caratteristica, quel non essere ‘sgradito’, che è però riconosciuta anche all’ex presidente del Senato Franco Marini.

Una poltrona, quella del nuovo presidente della Repubblica, che è entrata così prepontemente nella difficile trattativa per dare un governo al Paese, con Berlusconi che la rivendica per sè o per Gianni Letta “dopo una lunga serie di presidenti espressi dalla sinistra”. In realtà, assicurano alcuni esponenti del centrodestra, il vero obiettivo ‘possibile’ del Cavaliere, anche in vista di possibili aggravamenti della propria situazione giudiziaria, sarebbe l’elezione di un personaggio considerato ‘neutrale’. A tale riguardo, negli ambienti politici, continua a restare viva l’attenzione sul nome dell’attuale ministro dell’Interno del governo dimissionario guidato da Mario Monti, il prefetto Anna Maria Cancellieri.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: