Roma, 21 mar. (laPresse) – “Non era mia intenzione offendere il Presidente e ho già chiamato il Quirinale per chiarire onde evitare che si danneggi l’immagine del movimento per una mia frase estrapolata dal contesto”. Lo scrive il capogruppo del M5S al Senato Vito Crimi su Facebook. In un incontro trasmesso in diretta streaming in cui raccontava agli altri senatori l’esito delle consultazioni avute al Colle, Crimi infatti si era lasciato scappare che “il presidente Napolitano è stato attento, vuol dire che non si è addormentato durante quello che gli abbiamo detto. Beppe è stato capace di tenerlo abbastanza sveglio ma anche lui è stato abbastanza attivo e ha interloquito parecchio”. “Ricordo – spiega adesso il capogruppo sul social network – che le nostre riunioni si svolgono in diretta streaming e nel corso di esse si parla liberamente, senza discorsi preparati e preconfezionati o artefatti e può capitare di dire qualcosa che risulti infelice come esposizione… Questa è comunque trasparenza, come la si voglia mettere. Le mie scuse al Presidente qualora abbia inteso le mie parole come offensive… E spero che i giornali trovino cose più importanti di cui parlare che vivisezionare ogni nostra parola”.

“Sto ricevendo tante segnalazioni in merito al fatto che avrei offeso il Capo dello Stato per una mia frase estrapolata dalla diretta streaming di una riunione in cui raccontavo esito dei colloqui – scrive ancora Crimi – Ho ribadito più volte che si sono svolti cordialmente e che il Presidente è stato attento a quanto da noi enunciato e ho fatto riferimento a quanto detto dallo stesso Beppe amichevolmente direttamente al Presidente, che dopo averlo conosciuto non utilizzerà più appellativo di Morfeo”.

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