Roma, 18 mar. (LaPresse) – “Apprendo che l’onorevole Vendola dichiara di non avermi mai chiamato. Ho ricevuto da un ‘numero privato’ lunedi 18 una telefonata di una donna che mi chiedeva di potermi passare al telefono il ‘Presidente Vendola’ dopodiché al telefono ho parlato con un uomo con la stessa cadenza e le stesse caratteristiche di pronuncia che avevo sentito in televisione all’onorevole Vendola”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il senatore a cinque stelle Francesco Campanella che è stato fra coloro che ha votato Grasso per la presidenza del Senato. Ieri Campanella aveva scritto un altra nota, sempre sul social network, in merito a una telefonata che avrebbe ricevuto da Vendola, circostanza smentita categoricamente dal leader di Sel.
“Oggi mi ha chiamato Vendola – ha annunciato ieri il senatore – mi ha fatto i complimenti per la mia scelta su Grasso e mi ha manifestato disponibilità ad accogliermi nelle fila della maggioranza laddove Grillo mi cacciasse. Un avvenimento strano, oppure no. Nella loro logica non riescono ad immaginare che un cittadino possa votare per evitare che la seconda carica dello Stato vada ad una persona inetta. Per i politici tutto è tattica, merce di scambio, gioco a scacchi. Sono offeso. Profondamente offeso”.
Campanella si è detto offeso del fatto “che una scelta etica sia stata scambiata per disponibilità all’inciucio, che una scelta difficile sia equivocata, come infedeltà ai propri impegni, che un attivista 5 stelle sia scambiato per un aspirante politico di professione. Non sono in vendita. Non ho un cartellino del prezzo da cercare e quindi, signori politici astenetevi dalle brutte figure. Noi grillini siamo qua a Roma in servizio civile ed a tempo determinato, siamo cresciuti politicamente tra cittadini che lavorano, nel poco tempo ritagliato tra professioni e famiglia”. “Alla fine del mio compito – concludeva Campanella – io tornerò a casa e ho bisogno di girare a testa alta tra i miei amici e i miei elettori. Quindi la fiducia fatevela dare dal Pdl che vi capisce e potrebbe vendersi, anzi, non aspetta altro. Simul statis, simul cadetis. PS: lasciate in pace i miei amici del MoVimento. Non troverete aiuto presso di noi”.
La secca reazione di Vendola non è tardata, arrivando sempre via internet. “Campanella farnetica di una mia telefonata per proporgli ingresso in Sel. Appuri se è stato uno scherzo e mi chieda subito scusa”, sono state le parole del governatore della Puglia su Twitter. “Non sono un venditore nè un compratore di onorevoli senza onore”, ha aggiunto ancora Vendola in un secondo tweet che lasciava trasparire la sua ira. “In assenza scuse porterò Campanella in tribunale dove potrà risarcirmi”. Infine, Vendola ha rilanciato un tweet di Paolo Fedeli, capo ufficio stampa di Sel, che ha scritto: “Comunque ci sono i tabulati telefonici, vediamo chi ha chiamato chi. Penso che Vendola li metterà a disposizione”.
“Alla telefonata – afferma oggi Campanella su Facebook – ricevuta mentre ero riunito coi miei colleghi ho chiesto loro di assistere. Non sono uso ad esser fatto segno a scherzi telefonici e non frequento l’onorevole Vendola quindi ho ritenuto reale la telefonata in relazione ad approcci riferiti da altri colleghi da parte di politici riferibili ad altri partiti della maggioranza. Questi i fatti all’origine del mio post. Mi farebbe piacere essere sicuro che la telefonata fosse uno scherzo, nè avrei piacere ad attribuire ingiustamente ad alcuno un comportamento politicamente scorretto. Purtroppo non conosco il modo per verificarlo. Aggiungo che contrariamente a scherzi di tema analogo, non è fino ad ora, stato reso pubblico sui media e ciò puo avermi indotto in errore. Rimango a disposizione dell’onorevole Vendola, per i chiarimenti ulteriori che dovesse ritenere necessari”.
“Questa mattina anche il senatore Giarrusso (M5S) riferisce di aver ricevuto una mia telefonata. Anche da lui mi aspetto le scuse, in caso contrario ne risponderà in tribunale”, ha aggiunto quindi Vendola sul suo profilo di Facebook. Sul profilo del senatore del Movimento 5 Stelle Mario Michele Giarrusso al momento si trova la condivisione della nota di ieri di Campanella. “Poco fa il senatore Campanella – aggiunge Vendola – evidentemente imbarazzato, si è giustificato dicendo ‘non so se era uno scherzo, al telefono sembrava Vendola’. Poteva benissimo verificare, prima di rendere pubbliche accuse così infamanti”.