Roma, 17 mar. (LaPresse) – “C’è molto da fare, certo, ma io lavorerò come se questa legislatura dovesse essere piena. I cittadini che hanno votato hanno espresso un disagio che va recepito e deve trovare una risposta. Adesso è importante che il Parlamento cominci subito a lavorare e che si faccia un governo”. Così a Repubblica il neo presidente del Senato, Pietro Grasso, eletto ieri al ballottaggio contro il candidato del Pdl, Renato Schifani. Per l’ex procuratore antimafia la sua candidatura, voluta da Bersani, è stata una sorpresa (“Gli ho risposto – spiega – ‘aspetta un attimo che devo sedermi'”), ma dice di “essere pronto per questo cammino, che certo non sarà facile, ma nel quale, come ho sempre fatto nella mia vita, investirò tutte le mie energie”.
Grasso spiega di aver già parlato con il capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi. “Le condizioni per una possibile affinità ci sono – dice a Repubblica – e i punti su cui poter lavorare pure, quelli che ho citato nel mio discorso”. L’idea di proseguire con il suo impegno in materia di giustizia, assicura, non verrà meno. “Da quando sono stato eletto ho lavorato solo su quello – spiega il presidente del Senato – perché volevo subito dare un segnale di cambiamento, dimostrando che dalle parole di Bersani si poteva passare subito ai fatti”. Ora, puntualizza, “ho subito proposto di fare la commissione d’inchiesta sulle stragi irrisolte”.
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