Roma, 15 mar. (LaPresse) – “In relazione a quanto riportato da un recente articolo comparso sul quotidiano ‘Libero’, dove si insinuano illazioni sulla veridicità dei miei titoli accademici, ritengo sia necessario fare un po’ di chiarezza. In nessun luogo ricordo di aver discusso in merito alla validità o meno della mia laurea conseguita in Usa, di quanto o come questa possa avere una validità legale nel nostro paese, quantunque si legga il contrario ed alla mistificazione si sia aggiunto un alone di confusione tanto fuorviante quanto inutile”. Con queste parole la deputata grillina Marta Grande ribatte sul suo blog alle accuse che le sono state mosse su ‘Libero’ circa la validità dei suoi titoli di studio.
“Ho conseguito una laurea ‘Bachelor of Art’ in Alabama – scrive la deputata del M5S – cui si accede dopo aver superato un esame dopo le scuole superiori. Un documento del consolato di Miami attesta a chiare lettere che il titolo ha valenza -cosa del resto ovvia- sul territorio statunitense ed offre la possibilità di continuare gli studi iscrivendosi ad un master di primo livello (del resto, anche in Italia, vi si accede non prima di aver conseguito una laurea triennale). Perciò, in seguito al tanto bistrattato titolo a stelle e strisce, mi sono iscritta al suddetto master in ‘Studi Europei’ presso la ‘Luiss School of Government’. Altra cosa è il corso (non master, come erroneamente ha riportato certa stampa) che quest’estate ho seguito a Pechino, sempre in studi internazionali”.
La neo parlamentare precisa poi che attualmente è iscritta al corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali presso l’università degli studi “Roma Tre, “per il conseguimento della quale devo solamente discutere la tesi, cosa che per la verità avevo preventivato di fare poche settimane prima della mia elezione alla Camera e che per ragionevoli motivi ho dovuto posticipare, mi auguro solo di qualche mese”. “In questi giorni, con tutta me stessa, ho tentato di mantenere un profilo basso, sottraendomi alla gogna mediatica cui sono stata sottoposta – ha aggiunto ancora Grande -. Ho dovuto leggere ed ascoltare di tutto, sfuggendo, come meglio ho potuto, ad un vero e proprio stalking da parte di giornalisti (o sedicenti tali), fotografi e cronisti. Ho 25 anni, sono una cittadina, l’elezione alla Camera rappresenta per me già un’enorme assunzione di responsabilità. Quel che voglio ora è solamente cercare di svolgere il mio ruolo nel migliore dei modi, sperando che mi si lasci lavorare serenamente per il bene del mio Paese e di quanti, e non solo, mi hanno votata”.