Roma, 15 mar. (LaPresse) – Quattrocentocinquanta schede bianche anche per la seconda votazione del presidente della Camera mentre i voti per Roberto Fico, candidato del Movimento 5 Stelle, sono stati 110 e nella prima votazione erano 108. I deputati del Pd, che hanno l’indicazione del segretario, Pier Luigi Bersani, di votare scheda bianca fino alla terza votazione, non sembrano tutti d’accordo sulla linea del leader. Un centinaio di deputati del Pd, tra le varie correnti di renziani e fioroniani, secondo quanto si apprende, starebbero convergendo sul nome di Lorenzo Dallai, neo eletto, perché vogliono che la presidenza della Camera vada al Pd e non a un esponente del Movimento 5 Stelle. Dallai sarebbe un nome fuori dell’apparato del partito e andrebbe bene anche all’area montiana con cui il Pd cerca una sponda.
E’ solo l’inizio della XVII legislatura e non si riesce a trovare un accordo neanche per le presidenze dei due rami del Parlamento. Questa sera il Pd, come annunciato ieri, farà una nuova riunione per decidere la linea da seguire domani mattina quando si svolgerà la quarta ed ultima votazione per la presidenza di Montecitorio. Secondo quanto riferiscono molti esponenti del partito, ci sono molte divergenze sulla linea di Bersani di votare scheda bianca e di appoggiare una eventuale candidatura di Dario Franceschini.
Molto probabilmente le diverse correnti del Pd, questa sera, si scontreranno nuovamente. Bersani continuerà a seguire la sua linea favorevole a dare una chance al Movimento 5 Stelle che però non fa altro che chiudergli la porta in faccia. A chi gli chiede se è preoccupato della fase di stallo del Paese, il leader Pd risponde che “il problema è fare un governo” ma “bisogna anche governare. Ci sono cose da fare subito”.