Milano, 15 mar. (LaPresse) – I legali di Silvio Berlusconi hanno presentato per conto del loro assistito un’istanza di ‘legittima suspicione’ per trasferire i processi Mediaset e Ruby da Milano a Brescia. La richiesta è stata depositata oggi nelle cancellerie dei giudici dei due processi. In questo modo non è possibile che i processi, che sono entrambi vicini alla sentenza, arrivino al verdetto nel capoluogo lombardo prima che sul trasferimento ad altra sede decida la Cassazione.

I legali del Cavaliere chiedono il trasferimento dei processi Ruby e Mediaset da Milano a Brescia per ‘legittima suspicione’ in base a quanto stabilisce l’articolo 45 del codice di procedura penale, che recita che “in ogni stato e grado del processo di merito, quando gravi situazioni locali tali da turbare lo svolgimento del processo e non altrimenti eliminabili, pregiudicano la libera determinazione delle persone che partecipano al processo, ovvero la sicurezza o l’incolumità pubblica o determinano motivi di legittimo sospetto, la Corte di Cassazione, su richiesta motivata del procuratore generale presso la Corte di appello o del pubblico ministero presso il giudice che procede o dell’imputato, rimette il processo ad altro giudice, designato a norma dell’articolo 11”. Il legittimo sospetto era stato sollevato di legali di Berlusconi anche nel caso del processo Imi-Sir.

L’istanza è stata depositata questa mattina nelle cancellerie del processo Ruby (l’ultima udienza è fissata per il 25 marzo) e in Corte d’Appello, che domani avrebbe dovuto celebrare la penultima udienza del dibattimento prima della sentenza, in calendario per sabato 23 marzo. In primo grado il Cavaliere è stato condannato a 4 anni per frode fiscale. A rischio, quindi, le due sentenze. L’eventuale stop ai due processi, però, arriverà soltanto se i giudici di piazza Cavour dovessero ritenere ammissibili i due ricorsi e fissare la data per la discussione a sezioni unite delle due istanze di trasferimento a Brescia due. Se la Cassazione, invece, dovesse reputare inammissibili i due ricorsi, allora i processi potranno proseguire a Milano senza problemi.

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