Roma, 27 feb. (LaPresse) – Dal “Beppe ti prego non fare pazzie, fai le riforme del M5S col Pd!!”, al “Grande Beppe, questa è gente che si sta arrampicando sugli specchi… sono finiti”. Si dividono sul blog di Beppe Grillo i sostenitori del Movimento 5 Stelle che commentano l’ultimo post con cui il comico genovese sembra aver chiuso la porta in faccia al segretario del Pd Pierluigi Bersani. E’ “un ‘morto che parla”, uno “stalker politico”, scrive Grillo annunciando che “Il M5S non darà alcun voto di fiducia al Pd (né ad altri)”, ma non tutti gli iscritti al blog sono d’accordo. “Hanno detto che il nostro programma va bene, diamogli fiducia – scrive ad esempio Astolfo, da Carrara – poi se non rispettano i patti a casa ma proviamoci Beppeeee!! Beppe ti amiamo e sei un mito però adesso dobbiamo fare alcune riforme col Pd come conflitto d’interessi, abbattimento costi politica, f-35”. Quelli del Pd, aggiunge, “sono bravi ragazzi queste cose possiamo farle prima di votare se no ritorna Berlusconi attenzione tutti”.
Non la pensa così, invece Michele, fa Rimini: “Per quel che mi riguarda devi rompergli il c…o – scrive – Concordo con il tuo pensiero… dopo il 25 febbraio tutto è cambiato… niente ritorno: il viaggio adesso è di solo andata”. Più strategico Riccardo, da Rapallo: “M5S è diventato l’ago della bilancia al Senato. Questo è un fatto del quale ormai tutti stanno prendendo atto. Finalmente abbiamo la possibilità di cambiare le cose”, spiega elencando i possibili provvedimenti da portare in Parlamento (tra cui la “cancellazione della Tav Torino/Lione”).
“Sono d’accordo sul discorso di valutare i singoli provvedimenti nel loro merito – aggiunge – ma mi aspetterei comunque una presa di responsabilità diretta nel sostenere esternamente un governo Pd che per insediarsi necessita del voto di fiducia. Essere l’ago della bilancia comporta oneri ed onori e lo smarcarsi completamente da una qualsiasi responsabilità per esempio uscendo dall’aula al momento del voto di fiducia non la considero una soluzione onorevole. Per cambiare le cose bisogna essere presenti e prendersi le proprie responsabilità”. Non ne vuole sapere invece Antonio, da Napoli: “Avete capito? – domanda -. Bersani ora dovrebbe dimettersi, lui ed i vecchi dirigenti tipo D’Alema, e il M5S deve avere come interlocutore del Pd in Parlamento uno che non abbia detto cretinate di ogni genere. Bersani ha fallito, e i giovani del Pd come quel copione di programmi sul web di Renzi o la micio-micio Serracchiani, dovrebbero chiedere le sue dimissioni”.
“Sono d’accordo con quanto scrive Beppe – scrive anche Gianni da verona -. Almeno avessero la creanza di chiedere scusa ai milioni di cittadini italiani che hanno insultato durante la campagna elettorale. Bravo Beppe. Prima ‘aridateci’ i soldi rubati, poi vi ascolteremo con attenzione (forse)”. Critico invece Andrea: “E chi è che ha deciso che con il Pd non si parla? – si chiede -. C’è forse stata una qualche forma di consultazione di cui io non mi sono accorto???? Io ho votato M5S perché ritenevo giusto un cambiamento, ritenevo giuste le istanze portate avanti dal movimento. Ora se il Pd, Bersani o chicchessia fa delle proposte, si dichiara pronto a portare avanti un programma di riforme che sono le stesse riforme che appaiono sul nostro programma… chi è che decide che tutto questo non deve essere tenuto in considerazione? … Grillo? E chi è Grillo se non un portavoce? E da quando in qua i portavoce decidono senza consultare i cittadini? Questo si chiama Furto! Vi siete appropriati del mio voto!”.