Roma, 22 feb. (LaPresse) – L’ennesimo messaggio alla casta è partito stasera dallo ‘tnunami tour’ di Grillo, a Piazza San Giovanni, nella capitale, per l’ultimo comizio della campagna elettorale, quello che è stato definito “la marcia su Roma” a 5 stelle. “Diciamo ancora una volta: siete circondati”, ha affermato il comico che ha lanciato il suo ‘urlo di guerra finale’ prima del silenzio elettorale che precede il voto del 24 e 25 febbraio. Arrivando in piazza, il Grillo, dopo un lungo braccio di ferro fra stampa e organizzatori del comizio per l’accesso al palco, ha ironizzato dicendo: “In realtà mi aspettavo di più, ora non fatemi commuovere”. A sentire il comizio di Grillo nella piazza della capitale erano 800mila persone, secondo gli organizzatori del M5S.
Il leader dei Grillini ha parlato così rivolgendosi alla classe politica: “Non ce la faccio vedere tutti questi politici con le facce da culo che vanno in tv. Devono andare tutti a casa”, ha detto il comico. “E’ finita, politici.- ha tuonato Grillo – Qui a Roma li vedete tutti i giorni nelle loro macchine blindate, sconnessi dalla realtà. Sono dei falliti: sulle loro auto blindate bisognerebbe scrivergli ‘state per uscire dalla vita reale, siete sconnessi’. Loro non hanno ancora capito cosa gli sta arrivando. Arrendetevi, siete invisibili, arrendetevi, siete circondati, chiedete scusa”.
Ma il comizio di Grillo, accolto dalla folla in delirio, in una piazza San Giovanni pienissima di gente, è stato caratterizzato nelle ore che lo hanno preceduto anche da un lunghissimo braccio di ferro con i giornalisti, durato tutto il pomeriggio. Qualche momento di tensione, proteste dei cronisti e una trattativa con le forze dell’ordine. Alla fine gli organizzatori del M5S, dopo averlo inizialmente impedito, hanno dato accesso al palco del comizio anche alla stampa italiana, seppure in una posizione laterale e non certo agevole per lavorare. Nel pomeriggio gli operatori della stampa italiana si erano visti negare la possibilità di seguire da vicino il comizio, possibilità concessa dal leader del Movimento dei Grillini solo alla troupe di Sky Tg24 e ai cronisti della stampa straniera.
Grillo poco prima delle 21 ha poi iniziato il suo comizio. “Ho dato interviste a tutte le televisioni del mondo: sono arrivati da tutto il mondo tranne le nostre televisioni che continuano a mentire e poi aspettano che sia andata via la gente e inquadrano la piazza vuota”, ha detto il comico.
Grillo ha prediletto come obiettivo dei suoi attacchi Bersani: “Gargamella dice che è figlio di un meccanico e che io sono miliardario, ma io ho lavorato una vita per guadagnare questi soldi, non sono un parassita come lui”, ha detto il leader del Movimento 5 stelle, dal palco. Sullo scandalo Mps il leader dei Grillini ha usato toni durissimi: “Bisogna mettere sotto processo i vertici del Pd dal 1995 ad oggi. Si metta sotto inchiesta chi doveva controllare e non ha controllato, la Banca d’Italia, Draghi e la Consob”. Ma nelle parole di Grillo ce ne è stato anche per il Cavaliere: “Il nano (Berlusconi ndr) sai chi è: è un ologramma, è come parlare con Mastrolindo. E il Pd? Ha fatto finta di fare opposizione per vent’anni, ma si sono passati la borraccia, come Coppi e Bartali”.
Davanti a una piazza S.Giovanni stracolma Grillo a un certo punto ha detto: “Non lo voglio leggere, non è vero, voi non esistete, siete fatti col Photoshop. Non posso crederci: ci sono 800mila persone in piazza, 150mila online, 120 piazze collegate, è il più grande fenomeno mediatico di tutti i tempi, è fantastico”. “Cosa abbiamo fatto? Quanto Malox”, ha aggiunto il comico genovese. E la folla presente in piazza è scoppiata in un boato e ha urlato “Grillo, Grillo”.”Siamo la terza, la seconda, anzi la prima forza politica del Paese”, ha detto il fondatore del M5S.A un certo punto è apparso sul palco anche Gianroberto Casaleggio, non certo un habitué delle apparizioni pubbliche. Lo spin doctor di Grillo è stato accolto da applausi, ma anche da qualche fischio. “Mi ricordo un famoso slogan del 1968 – ha detto Casaleggio dal palco – che diceva ‘la fantasia al potere’. Noi abbiamo bisogno di fantasia, però oltre alla fantasia e alla creatività, abbiamo bisogno di trasparenza, di onestà, di competenza. Così cambieremo l’Italia”.
E Grillo, la folla che ha riempito la piazza della capitale per il suo comizio nel gran finale, l’ha salutata così, congedandosi al termine dell’inziatova elettorale romana: “Se vedemo. Grazie a tutti e li mortacci vostri. Facciamo un ‘buu’ a Napolitano che se ne va dalla Merkel, mandiamogli un bel ‘buu’ al mio tre”.