Elezioni, Berlusconi: Grillo vero pericolo per la democrazia

Torino, 17 feb. (LaPresse) – E’ di Grillo, che Berlusconi ha più paura quando mancano sette giorni al voto. Nonostante al Lingotto di Torino lo accolga una folla di oltre duemila persone, 1.700 in sala e gli altri rimasti fuori, con relative proteste rivolte agli organizzatori, Berlusconi avverte: E’ un vero pericolo per la democrazia”. Secondo lui il voto di protesta potrebbe attrarre quel “quindici per cento di indecisi, scettici e disgustati dai recenti scandali” della politica. Grillo è un vero pericolo per la democrazia”.

“Grillo è un pericolo – precisa Berlusconi – per un parlamento che legiferi, perché più dell’80 per cento delle persone delle sue liste, al contrario di quel che vogliono far credere, anzichè essere scelti attraverso i curricula in rete con una commissione che attinge ai curricula stessi, vengono da ambienti di estrema sinistra, e sono persone che stavano nei centri sociali e nei comitati No Tav e nei black bloc”. Dopo Grillo, il secondo pericolo da evitare secondo il Cavaliere è che quel 15 per cento di voti (“noi siamo al 23”, ha specificato) vada a “piccoli capetti come Fini, Casini, Giannino e con un altro cappotto a Monti”, candidati “che disperdono i voti dei moderati per farci perdere e far vincere Vendola e Bersani”, la sinistra “composta dai funzionari del vecchio Pc”.

A loro va la stoccata di esordio del suo comizio durato due ore. “Io prometto che se lunedì sera o martedì Monti, Fini e Casini restano fuori dalla Camera mi ubriaco”. E, galvanizzato dalla folla che si è accalcata dalle 7 di mattina per seguirlo, riempiendo il Lingotto fino a creare problemi di sicurezza, aggiunge: “C’è la possibilita davvero che io possa ubriacarmi per la prima volta tra qualche giorno. Questa volta dobbiamo mettere lo champagne in frigo, anzi il prosecco”.

La coda davanti al Lingotto per aspettare Berlusconi si era formata già prima delle 9. Centinaia di persone hanno atteso oltre un’ora al freddo per accedere all’Auditorium, uno spazio che ospita 1.700 persone. Non appena si sono aperte le porte, la sala si è riempita in pochi minuti. La gente è entrata di corsa spintonando. “Scusateci – ha gridato un organizzatore alla gente rimasta fuori, centinaia di persone – dentro non c’è più posto, abbiate pazienza, vi faremo stare nel foyer così vedrete dai monitor”. La folla ha reagito gridando “Vergogna!”. “La faccia all’aperto allora in piazza San Carlo come han fatto gli altri”, ha urlato una signora. I primi fan di Berlusconi sono arrivati poco dopo le 7. A riprendere con curiosità anziani, famiglie e giovani accorsi da tutto il Piemonte (erano previsti circa 30 bus) ci sono anche la Bbc e una tv giapponese. Per entrare serviva un biglietto da ritirare presso il partito, un’altra parte della sala invece era destinata al pubblico non accreditato, ma si è riempita subito.