Roma, 10 feb. (LaPresse) – Silvio Berlusconi ospite di Nicola Porro e Luca Telese a ‘In onda’ su La7, si presenta con una cartella di ampie dimensioni. I conduttori gli riferiscono il commento di Oscar Giannino su Twitter, “Dentro ci sono le promesse mancate”. “Una promessa l’ho mancata e ho una grande colpa. La promessa mancata di modernizzare il paese e completare la rivoluzione liberale. Andato a Palazzo Chigi mi sono dovuto accorgere che entrato nella stanza dei bottoni che non ha nemmeno i bottoni”. Esordisce così, ribadendo la questione del premier senza poteri e dell’intenzione di cambiare la Costituzione. Ritiene di poter vincere le elezioni, “Perché in giro in Italia trovo un entusiasmo superiore a quello del ’94”.

Gli viene mostrato il video di Mario Monti, che oggi ha affermato: “Non è la prima volta che qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani” aggiungendo “50 anni fa Achille Lauro prometteva un chilo di pasta oppure dava una scarpa e prometteva di dare l’altra a voto avvenuto”. “Il paragone con Lauro è indecente” ribatte il leader del Pdl e ironizza sull’ipotesi che l’Unione Europea tema il suo ritorno al governo: “Sono un uomo potentissimo, faccio paura all’Europa. Ma andiamo, nemmeno per sogno. È una grande cazzata”. “Non gliene importa niente ai mercati di cosa succede al governo”, afferma Berlusconi e contrattacca. “Monti è la più grande delusione della mia vita, peggio di Fini e di Casini. Non conosce la realtà economica. Questa tassa è un fatto di ignoranza assoluta di quello che succede sul mercato e nell’economia vera. Col senno di poi, dopo le mie dimissioni andrei alle elezioni. Così non ci sarebbe stata la parentesi non democratica di Monti”, afferma.

Con Mps “il Pd, che è poi il partito comunista che ha cambiato tanti nomi ma è con gli stessi uomini di allora, si è comportato come sempre nei confronti delle istituzioni che da lui dipendono, identificandola con il partito – afferma Berlusconi – è come avveniva in Unione sovietica con partito e Stato”. A proposito della magistratura, Berlusconi aggiunge che “quando inquisisce la sinistra si comporta come si deve comportare, quando si tratta di me o del centrodestra si comporta da magistratura politicamente corrotta”.

Il Cavaliere fa quindi i complimenti a Maurizio Crozza, “È bravissimo, attacca tutti e dice anche cose vere” mentre, sostiene, “La dinsinformazione dei grandi giornali è drammaticamente efficace”. Tornando perciò sulla polemica causata dall’elogio di Berlusconi a quanto di buono fatto da Benito Mussolini, afferma “è stato un attacco assoluto e io non avevo detto niente di sbagliato. Io che sono stato accanto ad Israele in tutte le occasioni, avevo soltanto detto che purtroppo nella prima parte del suo governo aveva fatto anche quelle cose che tutti gli riconoscono”. “Mussolini ha sbagliato tantissimo, la dittatura è inaccettabile, la libertà è il bene più alto che un uomo posso avere” aggiunge. “Può dire che ha sbagliato quando ha detto che il confino era una villeggiatura?” gli chiedono i conduttori. “Non mi ricordo nemmeno di averlo detto” risponde.

Berlusconi passa quindi alle proposte del Pdl. “Per il ponte sullo stretto di Messina ho fatto 32 riunioni con Gianni Letta, per appaltare all’Italia questa straordinaria opera che farebbe della Sicilia una regione italiana al 100%. E se vinco, il Ponte sullo stretto si farà” assicura. Secondo punto rilevante che sarà presente nel nuovo contratto con gli italiani, “l’impignorabilità della prima casa che è sacra per debiti con lo stato”. Segue quindi la regolamentazione delle coppie di fatto: “Sono convinto che si debba intervenire con un voto parlamentare per dare garanzie individuali e diritti civili ai componenti delle coppie di fatto, anche se gay”. “No ai matrimoni, che restano tra uomo e donna, ma sì alla regolamentazione delle coppie di fatto. Per le coppie di fatto penso anche a due sorelle, o a un prete e la sua perpetua” puntualizza.

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