Milano, 28 gen. (LaPresse) – Il programma che Roberto Maroni, se verrà eletto alla presidenza della Lombardia, intende portare avanti “è una programma che vuole continuare le buone esperienze delle politiche della regione Lombardia nei principali settori del welfare, dell’impresa, della Sanità, dell’Ambiente e del Territorio e della mobilità”. A dirlo è stato lo stesso segretario del Carroccio in una conferenza stampa in vai Bellerio. Per realizzare il “programma completo, ricco e articolato, fatto del confronto con il mondo delle imprese, delle associazioni, i sindaci e con la società civile” messo a punto da Maroni, però, serviranno fondi, ricavati trattenendo “il 75% delle tasse in Lombardia”.

“E’ una cifra così significativa – ha proseguito – e rilevante che fa la differenza tra realizzare il programma visto che i soldi ce li abbiamo e scrivere cose irrealizzabili perché dicono di volerle realizzare ma non dicono come: quali soldi, quanti soldi e dove prenderli. Noi lo diciamo, da qui derivano le risorse, dal 75% delle tasse” modificando “una legge ordinaria”. Tra le proposte di Maroni c’è quella di abolire l’Irap, investire il 3% del Pdl in ricerca e innovazione e creare 115mila nuovi posti di lavoro ogni anno per tre anni, anche attraverso una no-tax area per le imprese under 35.

Tra gli obiettivi che Maroni si pone, c’è anche quello di creare “115mila nuovi posti di lavoro all’anno e 340 mila nel triennio” trattenendo il 75% delle tasse al Nord e creando un anno tax area per le imprese gestite da giovani under 35. I nuovi posti di lavoro, ha spiegato Maroni, andranno a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro, ma l’iniziativa è dedicata “soprattutto ai giovani” che sono disoccupati.

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