Roma, 28 dic. (LaPresse) – La discesa in campo chiara e definitiva di Mario Monti ha scatenato immediate reazioni. La maggioranza stizzite, nel Pd possibiliste, al centro entusiaste. “La conferenza stampa del senatore Monti rivela in modo inequivocabile il tentativo di nascondere dietro qualche candidatura moderata un disegno di alleanza con la sinistra” ha detto a caldo Angelino Alfano. “Monti finalmente si è tolto la maschera e si è mostrato per quel che è veramente: un vetero-democristiano della Prima Repubblica” ha commentato Antonio Di Pietro. “Nei giorni pari Monti fa il Presidente del Consiglio,nei giorni dispari il capo di una mini coalizione centrista” ha ironizzato Fabrizio Cicchitto. “Con la benedizione di Santa Romana Chiesa è nata la nuova forza politica democristiana agli ordini della grande finanza internazionale” il commento del senatore della Lega Nord, Luciano Cagnin. “Oggi è finita la farsa del governo tecnico. Altro che servizio all’Italia: con Mario Monti che accetta di guidare la lista dei poteri forti è stato smascherato definitivamente il progetto oligarchico di cui è espressione” urla Giorgia Meloni, fondatrice di ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale’.
C’è poi chi non sa decidersi. “Per noi di Fare c’è una sola cosa essenziale: sapere se Monti è interessato a chi si batte tra l’altro contro la patrimoniale, per le dismissioni pubbliche e per una discontinuità vera nel perimetro dello Stato e nel costume politico, come da nostro programma” ha detto Oscar Giannino. “I progressisti sono aperti a una convergenza con una forza europeista. Non tocca a noi chiarire, ma si chiarirà anche conoscendo le intenzioni degli altri” aggiunge Pier Luigi Bersani più o meno sulla stessa linea. “Con Monti ho un rapporto amichevole di stima, di assoluto rispetto reciproco – aggiunge Bersani – noi, siamo alternativi alla destra e ai populismi. Adesso bisogna vedere come queste formazioni centrali e Monti stesso, si riterranno rispetto al Pd, che è il primo partito del Paese”.
I più contenti sono i centristi. “Oggi non nasce un partito personale ma una speranza per gli italiani: adesso tutti al lavoro!” ha detto Pierferdinando Casini su twitter. “La coalizione annunciata da Monti apre all’Italia una prospettiva di rinnovamento. Futuro e Libertà farà la sua parte” aggiunge Gianfranco Fini.