Caso Lusi, senatore rinviato a giudizio, inizio processo il 25/2

Roma, 17 dic. (LaPresse)- Il senatore Luigi Lusi è stato rinviato a giudizio. Lo ha deciso il gup che ha anche stabilito la data dell’inizio del processo al 25 febbraio. Lusi è accusato di associazione a delinquere, appropriazione indebita e calunnia. Il 25 febbraio inizierà il processo anche per i suoi per i due commercialisti, Mario Montecchia e Giovanni Sebastio, e per la segretaria, Diana Ferri, prestanome di una società risultata riconducibile allo stesso senatore. Il senatore, presente oggi in aula, è accusato di essersi intascato oltre 23 milioni dei fondi destinati al partito. L’ex tesoriere deve anche rispondere del reato di calunnia ai danni di Francesco Rutelli, per aver sostenuto di aver sempre agito nella gestione del denaro con un accordo fiduciario.

Rutelli, insieme con la Margherita, si è costituito parte civile. La moglie del senatore, Giovanna Petricone, ha patteggiato un anno di pena. Lusi è ai gli arresti domiciliari nel monastero Santa Maria dei Bisognosi vicino Carsoli, in Abruzzo. Il processo inizierà davanti ai giudici della IV sezione. Il gup, Maria Bonaventura non ha disposto il sequestro conservativo dei beni oggetto dell’inchiesta. Il giudice non ha in questo modo dato seguito all’istanza presentati dai legali della Margherita spiegando però che i beni di Lusi sono già stati sequestrati dal gip. Si tratta di diversi immobili tra questi un appartamento nel centro storico a Roma, la lussuosa villa di Genzano e 5 appartamenti a Capistrello, all’Aquila.

“Siamo vicini al giorno del giudizio per Luigi Lusi” ha commentato l’avvocato Titta Madia, legale della Margherita. “La Margherita- ha detto il penalista – recupererà tutto il maltolto attraverso i sequestri effettuati del patrimonio di Lusi”.