Roma, 6 dic. (LaPresse) – Governo improvvisamente in bilico. Ma salvo per un pugno di voti. Il voto sulla fiducia per il decreto Sviluppo è infatti passato senza i voti del Pdl, con 127 sì, 17 no e 23 astenuti. Numero legale garantito dagli astenuti del Pdl, quindi votazione valida e decreto approvato. Ma la maggioranza forse non c’è più.
Il ventilato ritorno di Berlusconi in campo e stamattina le parole del ministro Corrado Passera (“ogni passo indietro fa male all’Italia”) hanno alzato la temperatura a Palazzo Madama dove si votava la fiducia all’esecutivo per approvare il decreto Sviluppo. Il Pdl ha infatti deciso che non intendeva partecipare al voto, garantendo il numero legale, ovvero metà dei senatori più uno ovvero 158 senatori. La capogruppo Pd, Anna Finocchiaro non lascia alternative politiche al professore: “Se Pdl non vota, la maggioranza a sostegno del Governo non c’è più e Monti deve andare al Quirinale”. Un caos arrivato anche in Borsa dove lo spread è già schizzato a 317 punti base.