Verona, 1 dic. (LaPresse) – “Non c’è dubbio che occorrerà ridurre la pressione fiscale”. Lo ha detto il premier Mario Monti intervenendo a Verona agli Stati generali del centro nord. Il presidente ha poi aggiunto che ci saranno dei limiti di tempo in cui questo diventerà possibile. “Dopo questa crisi economica – ha aggiunto – occorreranno sempre più persone preparate, serie, capaci di esigere e di indirizzare il cambiamento. Nel campo dell’industria, ma anche della politica. Sono finiti i tempi degli slogan e delle facili promesse. Ora è il tempo della responsabilità, del saper fare, della credibilità”.
Il presidente del Consiglio ha affrontato anche il tema della scuola. “L’Italia – ha detto – è stata a lungo patria del corporativismo” che ha danneggiato il Paese e il mondo dell’istruzione. Il premier ha poi precisato che, a suo parere, le polemiche dei giorni scorsi degli insegnanti contro il governo erano motivate dalla “difesa di interessi di breve periodo” e che è pronto “insieme al ministro Profumo ad ascoltare le richieste del mondo della scuola se fatte in maniera costruttiva, senza strumentalizzazioni e senza corporativismo”. “I valori dello studio e della formazione sono fondamentali – ha spiegato Monti – e vanno riconosciuti insieme al riconoscimento del merito”. “Gli insegnanti sono i nostri maestri – ha concluso – sono la base insostituibile della nostra cultura e crescita. Del loro impegno la nostra società ha bisogno. Non c’è un noi governo e un voi insegnanti-studenti. Lavoriamo tutti per stesso obiettivo: una scuola più efficiente e moderna”.