Fini: Alla Camera ora settimana lunga e ferie ridotte

Roma, 25 nov. (LaPresse) – “Se, come sembra, si scioglieranno le Camere nella seconda metà di gennaio, a disposizione ci sono non più di 30 giorni lavorativi” con “tanti provvedimenti importanti” che “rischiano di non arrivare al traguardo”. A lanciare l’allarme è il presidente della Camera Gianfranco Fini, in una intervista al ‘Sole 24 Ore’, sottolineando la necessità di “lavorare di più”. “Chiederò – annuncia – di votare anche il lunedì e il venerdì e anche sulle ferie qualcosa si può fare: non è scritto da nessuna parte che le Camere debbano chiudere dal 22 dicembre all’Epifania. Chiederò di lavorare almeno fra il 27 e il 28 dicembre e poi il 3 e 4 gennaio. Su questo credo di non incontrare troppe resistenze”. “Bisognerebbe – spiega Fini- individuare delle priorità”.

La legge di Stabilità innanzitutto. E’ imprescindibile”, per Fini, secondo cui nel caso di ritardi sarà votata “tra Natale e Capodanno”. Seconda priorità: la riforma elettorale. Per il presidente dei deputati “se al Senato passa solo con il voto di Pdl e Lega, alla Camera sarà un problema”. Sul provvedimento semplificazioni “i tempi qui sono davvero stretti – spiega Fini – la strada più facile per salvarle è inserirle nel Dl Sviluppo”.