Roma, 6 nov. (LaPresse) – “La Fiat ritiri immediatamente i licenziamenti con mobilità per i 19 operai di Pomigliano e rispetti la sentenza della Corte d’Appello di Roma che ha riconosciuto i comportamenti discriminatori dell’azienda. Quella di Marchionne è una vera e propria ritorsione, oltretutto penalmente perseguibile, nei confronti della Fiom”. Lo afferma in una nota il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Inoltre, chiediamo alla Fiat di chiarire il destino degli altri duemila lavoratori di Pomigliano, che sono rimasti in cassintegrazione con la vecchia società, per i quali non si intravedono prospettive e di cui nessuno parla. – aggiunge Di Pietro – Di fronte a una situazione così grave, un governo serio avrebbe convocato, da tempo, gli azionisti della Fiat per chiedergli conto di tutti i soldi pubblici versati a vario titolo nelle casse dell’azienda”.