Palermo, 28 ott. (LaPresse) – Urne aperte regolarmente in Sicilia alle 8 di stamane per eleggere il nuovo governatore e i parlamentari dell’Assemblea regionale. Chiamati al voto 4.426.754 siciliani (di cui la maggioranza, 2.284.380, donne). Si voterà in 5.307 sezioni sparse nei 390 comuni delle nove province dell’Isola. I deputati da eleggere sono novanta, dal momento che la legge di riforma costituzionale, che ne prevede l’abbassamento a 70, non ha ancora avuto l’ok definitivo dal parlamento nazionale (si attende la seconda lettura alla Camera). Si vota solo oggi dalle 8 alle 22 e domani alle 8 comincerà lo scrutinio, dopo una campagna elettorale caratterizzata da molte polemiche, insulti e veleni. A palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, entreranno 80 deputati eletti nelle liste provinciali, oltre al presidente della Regione, al candidato governatore arrivato secondo e agli 8 nomi presenti nel listino del vincitore. La legge elettorale siciliana consente, infatti, di ‘pescare’ nel listino qualora la coalizione vincente non raggiunga nel proporzionale il numero di 54 deputati che le assicurino un’ampia maggioranza. Nei 9 collegi provinciali la ripartizione dei seggi, attribuita secondo un quoziente legato alla popolazione, prevede 7 eletti ad Agrigento, 4 a Caltanissetta, 17 a Catania, 3 a Enna, 11 a Messina, 20 a Palermo, 5 a Ragusa, 6 a Siracusa e 7 a Trapani. Dieci i candidati che si contendono la presidenza della Regione, 1.629 i candidati all’Assemblea regionale siciliana nelle 19 liste collegate, anche alcuni inquisiti per diversi motivi. Elevata la percentuale prevista di astensionismo, che è stata data dai sondaggi oltre il 40%. Ago della bilancia potrebbero essere proprio gli indecisi.