Milano, 26 ott. (LaPresse) – Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset su presunte irregolarità nella compravendita dei diritti tv e cinematografici. Per lui i pm avevano chiesto una pena di 3 anni e 8 mesi. Il presunto socio occulto di Berlusconi, il produttore Frank Agrama, è stato condannato a 3 anni di reclusione per frode fiscale. La richiesta per lui era di 3 anni e 8 mesi. Assolto, invece, Fedele Confalonieri, per non avere commesso il fatto. Per lui i pm avevano chiesto 3 anni e 4 mesi.
Silvio Berlusconi dovrà versare, in solido con tutti gli imputati condannati, la somma di 10 milioni di euro come provvisionale all’Agenzia delle Entrate, che si era costituita parte civile nel processo Mediaset. Si tratta di una provvisionale e il risarcimento complessivo dovrà essere liquidato in sede civile.
LE REAZIONI. “Fedele Confalonieri – ha detto Vittorio Virga, il legale del manager di fiducia del Cavaliere – è dispiaciuto per Silvio Berlusconi e per sè è moderatamente contento”. “Dopo 11 anni di processo – ha aggiunto – si scopre che Confalonieri non ha commesso il fatto. Che dobbiamo fare, dobbiamo chiedere un risarcimento?”.
“Non insistete, ora non faccio nessuna dichiarazione. Prima voglio ascoltare le motivazioni della sentenza”. Il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini non ha voluto commentare in alcun modo la condanna a 4 mesi per il suo assistito. L’avvocato e parlamentare Pdl si è allontanato dall’aula nel corso della lettura delle motivazioni da parte dei giudici della prima sezione penale di Milano.
Per il segretario politico del Pdl, Angelino Alfano, si tratta “dell’ennesima prova di accanimento giudiziario nei confronti del presidente Silvio Berlusconi. Una condanna inaspettata e incomprensibile con sanzioni principali e accessorie iperboliche. Siamo certi che i prossimi gradi di giudizio gli daranno ragione e speriamo che questi giudizi giungano in fretta”.
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