Milano, 24 ott. (LaPresse) – La guardia di finanza ha arrestato l’architetto Renato Sarno, indagato per il reato di concussione a Sesto San Giovanni, nell’ambito di procedure amministrative relative ad interventi di carattere urbanistico, in merito alle quali erano già state eseguite, in passato, numerose perquisizioni. Secondo l’accusa, Sarno avrebbe costretto un imprenditore, Edoardo Caltagirone, il fratello di Francesco Gaetano, che doveva presentare progetti di trasformazione urbanistico-edilizia sulle ex aree Falck, a firmargli un contratto di consulenza per un milione di euro (370mila euro i soldi effettivamente versati). Insieme all’architetto è indagato anche l’ex direttore generale del Comune di Sesto, Marco Bertoli. L’ordinanza è stata emessa dal gip di Monza Anna Magelli. Titolari dell’indagine Franca Macchia e Walter Mapelli della procura di Monza.
L’architetto Sarno, aveva “una fitta di rete di rapporti” con “funzionari pubblici, dai quali o tramite i quali ha ricevuto incarichi professionali altamente remunerativi, in relazione a grandi opere, verosimilmente fungendo da percettore di tali somme da ‘girare’ successivamente almeno in parte ai funzionari pubblici dei quali egli era, a tal fine, il professionista di riferimento”. Lo scrive il gip di Monza Anna Magelli in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare per l’architetto. Per il gip, Sarno “appare agire con il ruolo di faccendiere – si legge ancora – un ruolo che lo stesso potrebbe ancora svolgere, nel contesto dell’attuale perdurante esercizio da parte del medesimo della sua attivita professionale”.
Nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip specifica che a casa dell’architetto è stata trovata una pen drive che conteneva una “contabilita riservata” che agli inquirenti ha fornito la prova che “tali e altri incarichi professionali ricevuti dall’arch. Sarno in relazione alia realizzazione digrandi opere pubbliche, fossero finalizzati alla raccolta di danaro, attraverso il sistema di fittizi sovracosti”. Nella pen drive è stato trovato un file excel che si compone di 9 fogli “nei quali sono indicati nominativi di persone fisiche e giuridiche e importi di danaro – si legge ancora – affiancati talvolta da diciture quali ‘acconti’, ‘contanti’, ‘versati’, ‘black'”.
“Come osservato dalla guardia di finanza, che ha analiticamente descritto il contenuto del predetto foglio excel – prosegue il gip – i dati sopra indicati evidenziano un’anomala commistione tra l’attività professionale svolta dall’arch. Sarno, nei rapporti con Milano Serravalle, Milanofiori 2000, Sina – Società Iniziative Nazionali Autostradali s.p.a., la raccolta di finanziamenti da parte dell’associazione ‘Fare Metropoli’ e dei comitati elettorali ‘Ida Nora Radice’ e ‘Lista Penati Presidente’ e nominativi tra i quali due (‘Franco e Claudia’) che sono omonimi rispettivamente del portavoce Franco Maggi e della segretaria Claudia Cugola di Filippo Penati”. “Tale rilevata anomala commistione – aggiunge il gip di Monza – fomisce sin d’ora, quanto meno a livello indiziario, il quadro di un meccanismo di trasferimenti di danaro in contanti o comunque ‘in nero’ da parte di Sarno in favore di funzionari pubblici, effettuati attingendo anche ai compensi ricevuti dal professionista per incarichi conferitigli”.