Cassazione: Sallusti vada in carcere, è recidivo e può delinquere

Roma, 23 ott. (LaPresse) – Il carcere per Alessandro Sallusti è una extrema ratio ma comunque legittima considerando la recidività e il il fatto che siamo davanti a una persona con “una spiccata capacità a delinquere”. Questo il filo conduttore con il quale la Quinta sezione penale della Cassazione motiva la sentenza del 26 settembre scorso con la quale ha confermato 14 anni di carcere per il direttore di Libero accusato di diffamazione a mezzo stampa. I giudici parlano di Sallusti come un imputato con “precedenti penali” considerando il pezzo incriminato molto grave “nell’ambito di un lecito quadro di dissenso per la disciplina legislativa dell’aborto”.