Bersani e D’Alema ai ferri corti sulle ricandidature per il 2013

Roma, 16 ott. (LaPresse) – “Quelli da rottamare li conosco tutti e ci parlo. Non c’era bisogno di Renzi perché facessero una riflessione. Non è invece accettabile che invece ci sia qualcuno che dice chi è il ramo secco o il motorino da rottamare”. Così Pier Luigi Bersani, segretario del Pd, al videoforum di Repubblica.it. “Non chiedo – aggiunge – nè a D’Alema nè a nessuno di ricandidarsi. Chi ha già fatto 15 anni deve chiedere una deroga all’assemblea nazionale per ricandidarsi, io non decido i candidati, faccio rispettare le regole”. “Mi riconosco in quello che ha detto Bersani” ha commentato il vicesegretario nazionale del Pd, Enrico Letta.

Di tutt’altro avviso, ça va sans dire, l’ex premier: “A decidere sulle candidature è il partito, non il segretario Bersani: questo prevede lo statuto del Pd”. Sempre sulle candidature, D’Alema ha aggiunto che “non spetta neanche a nessun eventuale vincitore delle primarie perché le liste le decide la direzione del partito e questo mi sembra del tutto appropriato e corretto”. Ai giornalisti che gli domandano se chiederà al partito una deroga al limite dei tre mandati per ricandidarsi, D’Alema ha risposto: “E’ un problema che si porrà tra qualche mese”.