Roma, 26 set. (LaPresse) – “Una riduzione netta e significativa di tutti i costi della politica” per le Regioni “a partire” dalla “riduzione del numero dei consiglieri” con un taglio di almeno 300 di loro. E’ quanto prevede una risoluzione approvata all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni, che ha incontrato in serata (presenti Vasco Errani, Nichi Vendola e Roberto Formigoni) prima il capo dello Stato Giorgio Napolitano e poi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, chiedendo “al Governo l’adozione di un provvedimento legislativo concordato urgente, da emanare entro la prossima settimana”.

Il provvedimento che propone il taglio ai costi della politica “è giusto e necessario” ed “è omogeneo su tutto il territorio nazionale” perché riguarda “sia le Regioni a statuto ordinario che quelle a statuto speciale”, ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, lasciando palazzo Chigi al termine dell’incontro con Catricalà. “Il Governo – ha detto – ha molto apprezzato la proposta che abbiamo illustrato”. Anche dal capo dello Stato, attraverso una nota del Quirinale, è stato espresso “apprezzamento per la sensibilità e la disponibilità così dimostrate in un momento particolarmente critico della vita istituzionale del Paese”.

Il documento approvato dalle Regioni propone anche “un’azione volta ad assicurare la piena trasparenza dei dati relativi ai costi di funzionamento delle Istituzioni e dei gruppi consiliari” e “l’attivazione di procedure di controllo, attraverso la Corte dei Conti, anche per quelle spese connesse ai costi della politica, oggi ancora non sottoposte a tale forma di controllo”. L’intenzione, ha spiegato Errani, è quella di adottare una “trasparenza assoluta” sui bilanci e “l’introduzione di una penalizzazione netta nei trasferimenti dallo Stato per le Regioni che non applicano il provvedimento” che taglia il numero dei consiglieri regionali.

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