Roma, 24 set. (LaPresse) – “Il 2013 sarà un anno in crescita. Il Pil pur restando negativo, avrà però un profilo ascendente”. Lo ha affermato il premier Mario Monti nel corso del suo intervento di apertura dei lavori della conferenza internazionale sulle Riforme strutturali in Italia, insieme al segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) Josè Angel Gurria.”I dati pubblicati nella nota di aggiornamento del Def – ha spiegato Monti – mostrano la durezza della recessione, il dramma della disoccupazione e la lentezza con cui il prossimo anno torneremo a crescere”.
Monti ha inoltre spiegato, palrando di corruzione, che “c’è un’inerzia comprensibile ma non scusabile di talune forze politiche” a portare a termine il disegno di legge anticorruzione. Il governo comunque “vuole portarlo avanti” inserito “dentro un pacchetto equilibrato” di provvedimenti sulla giustizia. “In Italia – ha specificato il premier -il livello di corruzione è superiore a quello della media Ocse.
Nel suo intervento Monti ha anche parlato di Fiat, dopo l’incontro fiume avuto con l’ad di Fiat Marchionne: “Siccome abbiamo avuto con il presidente e l’a.d. di Fiat un incontro lungo sabato scorso, e non veniva da noi alimentato nè da comunicati nè da Twitter, capisco che chi doveva pazientare fuori 5 ora ha dovuto far lavorare fantasia. Tutto quello che è stato detto dai media non è stato chiesto. Concessioni finanziare non sono state chieste e se fossero state chieste non sarebbero state accolte”.
Monti ha toccato inoltre l’argomento dei giovani e della disoccupazione: “L’Italia è uno dei Paesi caratterizzato dalla maggiore immobilità sociale, solo le reti familiari tutelano il singolo. I figli rimangono nella stessa categoria sociale dei genitori, rimangono in casa con i genitori, e spesso finiscono per fare lo stesso lavoro dei loro genitori. E’ un aspetto rilevante per la crescita del Paese”.