Roma, 24 set. (LaPresse) – Nuova settimana di passione alla regione Lazio. I consiglieri delle opposizioni, che hanno annunciato nei giorni scorsi le loro dimissioni dal Consiglio per determinarne lo scioglimento, continuano a lavorare per arrivare a quota 36 firme, quelle necessarie (serve la maggioranza più uno) per far saltare il banco e determinare la caduta della Giunta Polverini. I consiglieri dimissionandi sono per ora 26. Hanno firmato la lettera che entrerà in vigore al raggiungimento del 50% più uno, infatti, i consiglieri di Pd (14), Idv (5), Sel (2), Fds (2), Verdi (1), Socialisti (1) e Lista Civica (1), mentre i due rappresentanti Radicali hanno fatto sapere che daranno il loro appoggio ai dimissionari nel caso le loro due firme fossero quelle decisive per arrivare a quota 36.
L’attenzione è ora tutta puntata sui sei consiglieri Udc che, seppur non decisivi, incrinerebbero non di poco gli equilibri della maggioranza. “Ho incontrato il capogruppo dell’Udc Francesco Carducci. Dal suo sguardo preoccupato mi pare che qualcosa nell’Udc stia cambiando” fa sapere il capogruppo dei Verdi al Consiglio regionale del Lazio Angelo Bonelli, anche se voci interne al gruppo Udc spiegano di non condividere “l’atteggiamento delle opposizioni che fanno come chi quando la partita non si mette bene minacciano di bucare il pallone” e di essere preoccupati per la creazione “di un pericoloso precedente istituzionali”. Idv, Sel e Verdi, intanto, hanno deciso di disertare la conferenza dei capigruppo che doveva decidere della soppressione dei monogruppi e della composizione delle commissioni ordinarie, tagliate da 16 a 8.
“Se il presidente Polverini rimane mezzora in più sarà guerriglia istituzionale e politica. Non si gioca più il Consiglio è bloccato”, attacca invece il capogruppo di Sel al Consiglio regionale del Lazio Luigi Nieri che spiega come la mancata consegna da parte delle opposizioni delle liste dei componenti delle commissioni rischia di “paralizzare la Regione”. Le trattative, intanto, continuano. Domani mattina è stato convocato l’ufficio politico dell’Udc, mentre la conferenza dei capigruppo ha deciso all’unanimità la convocazione di un Consiglio straordinario per mercoledì alle 11.30 nel quale si discuterà la mozione di sfiducia alla governatrice Polverini presentata dalle opposizioni.