Giorno della verità per Polverini: in consiglio regionale si votano i tagli

Roma, 21 set. (LaPresse) – Oggi seduta del Consiglio regionale del Lazio, nel giorno della verità di Renata Polverini alla guida della giunta regionale e alle prese con lo scandolo per i fondi Pdl. Al voto sono previsti i tagli proposti dalla Polverini, di 20 milioni di euro e il dimezzamento delle prebende ai singoli consiglieri.

Ma è iniziato senza Polverini il Consiglio regionale del Lazio che dovrà decidere sui tagli. Tra i banchi riservati alla Giunta regionale quasi tutti gli assessori. La sala riservata al pubblico piena. Tantissimi i giornalisti e i fotografi presenti alla Pisana.

Chiara Colosimo, intanto, è stata eletta nuovo capogruppo Pdl in Regione Lazio in sostituzione di Francesco Battistoni che ieri ha consegnato le sue dimissioni nelle mani di Angelino Alfano. “La riunione é stata molto serena, in maniera unanime il gruppo ha scelto Chiara Colosimo. Credo sia la scelta più felice per il futuro del Pdl all’interno di questa regione”, ha detto lo stesso Battistoni.”Siamo contenti di poter partecipare alla svolta della Regione Lazio. Oggi parte il rilancio del gruppo Pdl alla Pisana e lo fa compatto”. Lo ha detto Colosimo, appena eletta capogruppo Pdl in Regione Lazio.

“Non vedo alcun motivo per dimettermi”. Così il presidente del Consiglio della Regione Lazio Mario Abbruzzese prima di entrate in aula, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di un suo possibile passo indietro dopo l’evolversi dello scandalo dei fondi Pdl, dopo le dichiarazioni dell’ex capogruppo Franco Fiorito.

“Lunedì ho convocato la conferenza dei capigruppo per procedere alla nomina dei componenti delle commissioni che oggi verranno approvate e allo scioglimento dei monogruppi consiliari e valutare il procedimento giuridico da mettere in atto”, ha dichiarato Abbruzzese, aprendo il lavori d’Aula alla Pisana.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Abbruzzese, ha annunciato la convocazione di una conferenza dei capigruppo per il prossimo lunedì, alle 11.30. “Invito l’assemblea – ha detto – a discutere oggi sulla proposta di legge” per la riduzione delle commissioni ordinarie e per la soppressione di quelle speciali, “rinviando a lunedì una decisione collegiale da prendere in conferenza dei capigruppo per poter approfondire ancora meglio tutti gli altri temi”.

All’attacco le opposizioni:. “Vorrei che si facesse chiarezza sui bilanci dei consiglieri, sono stanco di finire sui giornali e passare come ladro, non siamo tutti uguali. Leggo cifre sempre diverse, non sappiamo più neanche noi a quanto ammontano i bilanci”. Così il capogruppo di Sel alla Regione Lazio Luigi Nieri, intervenendo in Aula alla Pisana, durante il Consiglio regionali sui tagli chiesti dalla governatrice Renata Polverini dopo lo scandalo Fiorito sui fondi del Pdl.

“Spero che prendendo atto della situazione politica non più tollerabile, la presidente prenda atto della situazione e si dimetta”. Lo ha detto il consigliere regionale del Lazio, Rocco Berardo (Radicali), intervenendo in aula, alla Pisana, durante la seduta per i tagli chiesti dalla governatrice Renata Polverini dopo lo scandalosui fondi Pdl. Rivolgendosi al presidente dell’assemblea, Mario Abbruzzese, Berardo ha detto: “Noi volevamo tutto online, gliel’abbiamo detto dal primo giorno. Lei ha detto ‘in un altro momento’ e mi auguro che la prossima seduta possa essere quella giusta”.

“I nostri bilanci sono trasparenti, aperti, accessibili a tutti: passateli ai raggi x, ma sono quelli. I nostri consiglieri non hanno preso soldi e non se li sono portati via, ma i soldi sono stati spesi per iniziative”. Lo ha detto il capogruppo del Pd del Consiglio regionale del Lazio, Esterino Montino, a margine dei lavori dell’assemblea, chiamata oggi a votare i tagli alle commissioni chiesti dalla governatrice, Renata Polverini, dopo lo scandalo Fiorito.

“Domani vado in Consiglio e sentirò cosa hanno intenzione di fare. Berlusconi mi ha telefonato come tantissimi altri, anche privati cittadini. Berlusconi ha detto ‘tu non c’entri niente con questa cosa, devi andare avanti’. Era molto preoccupato perché questa è una Regione importante”, aveva detto ieri sera la Polverini, intervenendo a ‘Piazza pulita’ su La7.

Il balletto “mi dimetto, non mi dimetto” è andato avanti anche dopo le dimissioni di Battistoni, il capogruppo Pdl alla Regione e dopo che i vertici nazionali del partito, in primis Berlusconi hanno fatto quadrato attorno alla governatrice. L’appuntamento quindi è oggi alla Pisana nella sede del Consiglio regionale.

Polverini a ‘Piazza pulita’ ieri ha poi sottolineato di essere personalmente estranea a ogni accusa: “Non mi hanno mai trovato con le mani nel sacco né mai mi ci troveranno”, ha detto, rivendicando di aver “cessato le possibilità di intrallazzare” per tutti in Regione “con una delibera di giunta che fino a lunedì non avrei potuto fare”.

Sempre ieri da Bruno Vespa alla trasmissione ‘ Porta a Porta’ ha parlato Franco Fiorito, indagato nell’affaire dei fondi Pdl, ex capogruppo del Pdl in Consilio regionale del Lazio. “In un sistema economico come quello di oggi – dichiara Fiorito – è profondamente ingiusto che noi abbiamo in mano simili cifre. Mi sento di aver avuto molti più soldi di tante altre persone, ma non mi sento colpevole di aver rubato nulla a nessuno”. Parola dell’ex capogruppo del Pdl al Consiglio regionale del Lazio, Franco Fiorito, indagato per peculato, in un’intervista a ‘Porta a porta’ in onda su Rai Uno stasera.

Anzi, Fiorito ha assicurato di avere tentato di fare qualcosa contro il sistema che pompa soldi ai gruppi consiliari. Ed è proprio per questo, assicura, ora si ritrova a essere indagato: “Una settimana prima che mi sfiduciassero – afferma l’ex capogruppo del Pdl – ho scritto una lettera ai miei consiglieri. ‘Sollecitato da alcuni colleghi, ho effettuato alcuni controlli, la situazione è insostenibile’, ho scritto. Sono stato sfiduciato perché volevo controllare quei conti”.

La lettera, spiega Fiorito, “l’ho consegnata solo ai giudici. C’é scritto: ‘Ho proceduto a una serie di controlli sui documenti giustificativi delle spese effettuate trovando una situazione insostenibile con assenza totale di documentazione in alcuni casi. Scrivo sperando nella buona fede di ciascuno e nella capacità di ognuno di fornire risposte rapide. Per questo ho inviato una serie di missive per le quali attendo risposta immediata’. Questa é protocollata, firmata a mano per ricevuta da tutti i consiglieri regionali e dal presidente del consiglio”. “Sono stato sfiduciato perché volevo controllare quei conti, perché i miei li ho versati tutti secondo la legge, altri no. Questa è la verità”.