Roma, 20 set. (LaPresse) – “Psicofisicamente a me non m’ammazza nessuno”. Lo ha detto la presidente del Lazio, Renata Polverini, intervenendo a Piazza pulita su La7, rispondendo a una domanda di Corrado Formigli che le chiedeva se resisterà fino alla fine del mandato alla Regione Lazio. “Ho tolto anche questa – ha aggiunto, riferendosi all’operazione per il tumore alla gola – tra l’altro ho una cicatrice bellissima”.
“Domani vado in Consiglio – ha spiegato – e sentirò cosa hanno intenzione di fare. C’è già stato il blocco totale dei trasferimenti. Domani c’è un ultimo atto”. Ha poi sottolineato di essere personalmente estranea a ogni accusa: “Non mi hanno mai trovato con le mani nel sacco né mai mi ci troveranno”, ha detto, rivendicando di aver “cessato le possibilità di intrallazzare” per tutti in Regione “con una delibera di giunta che fino a lunedì non avrei potuto fare”.
Ha spiegato di aver ricevuto telefonate di sostegno da parte di tanti politici, tra cui anche il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, ma ha smentito di aver coltivato l’idea di entrare nel suo partito. Per quanto riguarda il Pdl, invece, “Berlusconi mi ha telefonato come tantissimi altri, anche privati cittadini. Berlusconi ha detto ‘tu non c’entri niente con questa cosa, devi andare avanti’. Era molto preoccupato perché questa è una Regione importante”.
La presidente del Lazio ha anche smentito di aver chiesto le dimissioni dell’ex capogruppo Pdl alla Regione Francesco Battistoni: “Non ho chiesto – ha spiegato – la testa di Battistoni, ho solo detto che il Pdl andava tirato fuori da una battaglia che stava diventando giudiziaria e il Pdl ha valutato che c’era questa opportunità”.
Al termine di un fitto botta e risposta con Formigli, che la incalzava sulle sue responsabilità di presidente, la Polverini ha chiuso l’intervista con un brillante colpo di coda: un istante prima che la regia le togliesse il microfono, ha lasciato andare un confidenziale “Grazie Corrado”.