Sanità, dal Cdm via libera al decreto Balduzzi

Roma, 6 set. (LaPresse) – Dopo oltre sei ore il Consiglio dei ministri si è concluso con un via libera al decreto legge del ministro Balduzzi sulla Sanità. Lo ha annunciato il premier Mario Monti al termine del Cdm commentando: “Un motivo trasversale di ispirazione dell’attività di questo Governo è stato quello della valorizzazione del merito determinando, con il dovuto rispetto per la politica, l’allentamento di quella presa che a volte la politica ha assunto troppo forte e impropriamente su dei meccanismi che politici non sono. Lo abbiamo fatto con la Rai, determinando una più propria divisione di ruoli tra politica e azienda e crediamo di averlo fatto in due punti chiave del processo sanitario”. “Per le nomine da parte delle Regioni dei direttori generali delle Asl e le nomine dei primari – ha spiegato – il meccanismo sarà tale da dare riconoscimento al merito e maggiori istanze di rispetto tra polica e istutuzioni sanitarie”.

Lo slogan che identifica il decreto, secondo il ministro Balduzzi, è “7 giorni su 7, 24 ore su 24”. Il decreto legge, spiega una nota di palazzo Chigi, “reca incisivi e rilevanti interventi per garantire un più alto livello di tutela della salute, tenendo conto tuttavia della necessità di contenere la spesa sanitaria e farmaceutica attraverso la riorganizzazione e l’efficientamento”. “Le norme in materia di contenimento della spesa pubblica – prosegue la nota – hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale (Ssn). Questi interventi hanno conferito carattere di urgenza alla necessità di procedere a una riorganizzazione di alcuni fondamentali elementi dal Ssn e, in parte, dello stesso ministero della Salute, per affrontare le nuove sfide assistenziali. Ciò richiede un urgente riassetto, in primo luogo, del sistema delle cure territoriali e, in secondo luogo, di alcuni aspetti della governance del personale dipendente del Ssn, in particolare del personale medico, nonché il completamento della riqualificazione e razionalizzazione dell’assistenza farmaceutica. Inoltre il provvedimento dispone misure urgenti su alcune specifiche tematiche del settore sanitario (con particolare riferimento ad alcune allarmanti situazioni di dipendenza, relative ai principali fattori di rischio per la salute)”.

Presentando il decreto, Monti ha concluso spiegando: “C’è una relazione fra la tematica della salute e lo sviluppo del Paese: noi vediamo nel capitale umano una componente essenziale per la nazione e degli stessi processi produttivi e dell’economia. Dunque un più alto livello di tutela della salute, con la massima attenzione per evitare che la tutela sia costosa senza limiti e con attenzione alle questioni di efficienza dei costi, è un asset produttivo per il Paese”.