Enrica Lexie, De Mistura: Ottimisti e determinati su risoluzione caso

Roma, 5 set. (LaPresse) – “Cautamente ottimista”. Così, il sottosegretario di Stato del ministero degli Esteri, Staffan De Mistura, intervenendo questa mattina alla trasmissione di RadioUno ‘Prima di tutto’, in merito all’esito alla situazione dei due militari italiani della Enrica Lexie, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, da sette mesi in Kerala, accusati di avere ucciso due pescatori. La sentenza del processo che li vede coinvolti è in via di definizione. Per De Mistura, però, oltre all’ottimismo, ci sono “determinazione e preparazione”.

“L’Avvocato Salve (difensore dei militari, ndr) – ha detto De Mistura – ha spiegato quali sono gli argomenti italiani dei nostri marò e mi sembra che siano le carte migliori che abbiamo. Qualora non andasse in porto abbiamo le carte di giurisdizione e quelle internazionali, molto affidabili. La difesa dei nostri Marò punta – ha continuato il sottosegretario – su due aspetti fondamentali”, cioè che “l’incidente è avvenuto in acque internazionali” e “l’immunità funzionale militare. Quando fanno il loro mestiere rispondono solo alle proprie autorità e non alle autorità straniere e questo vale anche per gli indiani”.

Troppo presto, per il sottosegretario, per “svelare le carte” della difesa italiana nel caso in cui la sentenza del processo dovesse essere sfavorevole per Latorre e Girone. “E’ una battaglia giuridica sia nazionale – ha detto De Mistura – sia internazionale. In questi mesi non c’è conferenza al mondo in cui l’Italia e l’India non siano presenti e in cui l’Italia non sollevi l’argomento riguardo a quanto l’India dovrebbe fare, cioé rispettare i nostri marò”. Per il sottosegretario è evidente “lo sforzo di tutti, del premier Monti, del ministro Terzi e del ministro della Difesa” affinché si arrivi alla chiusura della vicenda e i due militari rientrino in Italia. “I nostri marò – ha concluso – non vanno dimenticati. Bisogna tenere alta l’attenzione, ma senza drammatizzare, affinché il governo del Kerala non faccia diventare un danno locale un danno per i nostri militari”.