Roma, 1 set. (LaPresse) – Saranno due settimane dense di appuntamenti quelle che attendono, a partire da lunedì, il premier Mario Monti. Impegni che lo coinvolgono in prima persone e altri che inevitabilmente condizioneranno le decisioni di politica economica dell’eurozona. Il presidente del Consiglio lunedì sarà a Milano per prendere parte ai funerali del cardinale Carlo Maria Martini, poi rientrerà a Roma dove martedì riceverà a Villa Madama il presidente della Repubblica francese Francois Hollande. Mercoledì nell’agenda del professore, oltre al Consiglio dei ministri (non ancora ufficialmente convocato), spicca l’incontro di palazzo Chigi con le organizzazioni imprenditoriali: ABI, Ania, Alleanza delle cooperative, Confindustria, Rete imprese Italia. Giovedì mattina lo attende una breve trasferta a Firenze, dove alle 10 all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole interverrà alla riunione dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Ppe.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, rientrerà a Roma per incontrare il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso. Proprio giovedì 6, a Francoforte, Mario Draghi presiederà la cruciale riunione mensile della Bce, dalla quale i mercati si attendono chiarimenti sulle linee guida per l’acquisto di titoli di Stato dei Paesi dell’eurozona con spread troppo elevati rispetto ai bund tedeschi. A partire da venerdì 7 settembre, inizierà una quattro giorni di trasferte: volerà prima a Bari per partecipare, alle 12 di venerdì, all’inaugurazione della 76esima Fiera del Levante. Sabato si sposterà a Cernobbio per un altro appuntamento tradizionale della ripresa della stagione economica e politica, il Forum Ambrosetti di Villa d’Este dedicato a “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”. A margine di questo appuntamento il professore incontrerà il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy.
La settimana si concluderà con la visita a Sarajevo, dove domenica parteciperà ad un convegno organizzato dalla comunità di Sant’Egidio. Monti si tratterà a Sarajevo anche lunedì quando incontrerà il primo ministro di Bosnia-Erzegovina, Vjekoslav Bevanda, e il presidente della Bosnia-Erzegovina, Bakir Izetbegovic, membro bosgnacco della Presidenza Tripartita. Martedì 11 settembre il premier sarà di nuovo a Roma e torneranno di scena i temi di crescita e sviluppo, con l’incontro di palazzo Chigi con Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Mercoledì 12 scatterà l’ora ‘x’ per l’European Stability Mechanism: la Corte costituzionale tedesca si pronuncerà sul trattato che istituisce l’Esm e sulla sua compatibilità con la Costituzione di Berlino. Infine il 14 e 15 settembre a Nicosia (Cipro) si riuniranno informalmente Eurogruppo ed Ecofin, e c’è da esser certi che, benché informali, saranno riunioni di non trascurabile importanza in virtù di quanto sarà deciso a Francoforte e Berlino.