Fini a Cancellieri: Non voglio più privilegi, su scorte cambiare regole

Roma, 17 ago. (LaPresse) – “Chiedo pubblicamente al ministro Cancellieri di intervenire subito, nelle modalità che riterrà più opportune, per consentirmi di non godere più di un ‘privilegio legale’. E chiedo ai tanti esponenti politici scortati di far sentire anche la loro voce e di agire. Non contro Belpietro (che ovviamente ha la scorta) ma contro quel muro di gomma e di ipocrisie che fa si’ che in Italia cambiare le cose sia impossibile, a tal punto che perfino per vivere senza essere scortati pur non avendolo mai chiesto, occorre un trattamento di favore, una vera e propria raccomandazione”.Lo dice il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in una lettera pubblicata su ‘la Repubblica’, sul caso sollevato dal quotidiano ‘Libero’ sui costi degli agenti della sua scorta al suo seguito per le sue vacanze.

Secondo Fini “può apparire una piccola questione ma, a ben vedere, non lo è perché dietro all’estetica della scorta c’è la credibilità della nostra democrazia e la sua capacità di migliorarsi”. “Ho letto – continua Fini – che il ministro Cancellieri ha confidato a Merlo di voler cogliere l’occasione per ‘rilanciare la battaglia che da tempo vuol condurre a testa alta sull’uso e l’abuso delle scorte’. Molto bene, lo faccia subito e non solo a parole. Non dubito né della sua volontà né delle sue capacità. Dubito che possa riuscirvi se non avrà il sostegno convinto delle burocrazie ministeriali e soprattutto se il mondo politico non saprà trarre da questa vicenda agostana l’occasione per uno scatto di reni, per dimostrare concretamente di non essere una casta”.